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“Chi fa da sé, fa da solo”

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 16 novembre 2002

Mattinata di intensi lavori al centro De Laugier dove si è svolta la seconda giornata della Conferenza sulle politiche territoriali e ambientali per l’isola d’Elba, sebbene il programma abbia dovuto subire variazioni a causa del maltempo che ha interrotto collegamenti con il continente e non ha permesso a diversi esponenti, tra cui il Presidente Provinciale Claudio Frontera, di poter partecipare. Ha aperto il dibattito il prof. Giuseppe Campos Venuti con una introduzione dalla quale traspariva tutto l’attaccamento e la conoscenza dell’Isola per una lunga frequentazione. L’architetto tra le due vie opposte che si possono individuare per lo sviluppo territoriale, una linea liberista che consenta la proliferazione selvaggia di nuove costruzioni, e quella del “nichilismo protezionistico”, ha proposto la terza via del cauto riformismo, quella che consente di sposare natura e risorse economiche, rispettando il più possibile le esigenze dell’una e delle altre. E’ successivamente intervenuto l’Assessore regionale all’Urbanistica Riccardo Conti che ha immediatamente sollevato il problema della mancanza di coordinamento degli organi preposti alla direzione del territorio elbano. Ha ribadito con vigore che una terra così frazionata che propone otto piani strutturali diversi e del tutto svincolati gli uni dagli altri è un modo di farsi una concorrenza interna, tra comune e comune, che non giova invece alla concorrenzialità del prodotto turistico globale che l’Elba può offrire. Soffermandosi sul tema alluvione ha portato l’esempio del piano d’intervento allestito dalla Regione Toscana in occasione della calamità in Versilia, evento oggettivamente molto più grave di quello del 4 settembre all’Elba. Conti, nel constatare che a distanza di 5 anni sono stati ricostruiti interi nuclei danneggiati, ha spiegato come in quel caso la Regione abbia lavorato sul posto coordinando sia Provincia che Comuni, con un piano unico di intervento che ha mantenuto però i Sindaci al centro di ogni decisione e che gli ha consentito di essere i cardini operativi di qualsiasi iniziativa. “Chi fa da sé, fa da solo” ha ripetuto in più di un passaggio l’Assessore, per far capire che la strada dell’individualismo territoriale porta poco lontano, e analizzando nel suo complesso il turismo elbano ha espresso il concetto economico di “turismo maturo” il quale giunto a questo punto non può che conoscere un periodo di declino se non ci si decide a riqualificare e rilanciare un mercato rinnovato nella direzione della qualità. “Il turismo è una grande risorsa, ma in questo momento non rende abbastanza agli abitanti dell’Isola. Dobbiamo darci da fare, tutti insieme, affinché gli elbani vendano e, non viceversa, siano comprati.” Anche sui porti turistici Conti è partito dalla constatazione della presenza di un numero sostenuto di imbarcazioni, ma sulla mancanza finora di realizzazioni di porti turistici. “Se le barche ci sono, occorrono dotarle di strutture in grado di accoglierle.” Ha così dato appuntamento a tutti, Comuni, Parco, Provincia, tra 6 mesi per mettere a fuoco un piano comune che individui i punti di maggiore urgenza e interesse per discuterli e trattarli insieme, elaborandoli in un unico piano integrato per il governo del territorio, “ma senza che – ha concluso Conti – ci siano imposizioni dall’alto. Il piano deve essere condiviso, al di là delle divisioni territoriali e politiche, dagli otto comuni, ai quali resterà la stessa autonomia di intervento che hanno adesso.” L’assessore provinciale Vanni che ha successivamente preso la parola ha pienamente concordato con Conti sull’urgenza di un piano integrato che superi i frazionamenti della realtà isolana. Sono poi intervenuti alcuni Sindaci, e operatori per fare presente che comunque le divisioni elbane sono frutto di una storia peculiare, che vede un piccolo territorio portatore di diverse stratificazioni culturali ma che, almeno nelle intenzioni di tutti, sono da superare per una visione d’insieme che dia una spinta propulsiva ad un turismo maturo ma non certamente saturo.


conferenza portoferraio de laugier politiche territoriali e ambientali

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conferenza portoferraio de laugier politiche territoriali e ambientali riccardo conti

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