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A Sciambere della misericordia mussoliniana

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 04 novembre 2007

Con l'approssimarsi del novantesimo anniversario della rivoluzione d'ottobre che cadrà il prossimo mercoledì si infittiscono i servizi televisivi con sempre nuovi commenti conditi da vecchie immagini viste, riviste e riviste ancora, e gli autori dei commenti si distinguono in due categorie ci sono quelli che interpretano la rivoluzione russa come una delle peggiori disgrazie per l'umanità e quelli che la considerano la peggiore disgrazia. Si assiste ora a delle riletture storiche compiute da gente che si è evidentemente preparata su un fenomeno così articolato e complesso sul bignami, ora all'opera di altri che cercano di fare gli occhi alle pulci senza esimersi dal accattare la peggiore spazzatura storiografica, i rapporti Mitrokin di ogni tempo. Ieri sera ne abbiamo sentito uno di fronte al quale era lecito tanto incazzarsi quanto scompisciarsi dalle risa. Lo storico d'accatto di turno si poneva l'eterna angosciata domanda: perchè nell'italia i comunisti hanno goduto di tanto prestigio ed hanno avuto tanto consenso? La prima risposta che si dava era: perché avevano fatto la Resistenza soprattutto loro, la seconda era: perché, a differenza di Hitler, Mussolini non li aveva sterminati, anzi a qualcuno (udite udite) aveva perfino permesso di uscire di galera. Peccato... Forse, dal punto di vista di questo signore, se il duce non fosse stato cosi misericordioso da risparmiare la vita a qualcuno che si era macchiato del crimine di antifascismo; nella storia repubblicana non avremmo avuto tra i protagonisti i fastidiosi comunisti. Speriamo che il novantesimo passi presto e che per il centenario si occupino di altre cose.


Duce Mussolini

Duce Mussolini