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Marchetti: Conservare l'ambiente non basta

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 30 ottobre 2007

«Per produrre benessere non basta conservare l’ambiente è necessario, invece, promuovere azioni che portino a una nuova crescita sociale ed economica». E’ quanto dichiara Lorenzo Marchetti segretario dei Democratici di Sinistra dell’Isola d’Elba che così prosegue: «Per fare ciò non si può perdere altro tempo, necessita che i comuni adottino il piano strutturale associato e lavorino per concorrere ai fondi strutturali europei e nazionali. Lo stesso PNAT, terminata la fase di rodaggio, deve ora dimostrare come il parco non sia solo vincoli ma un strumento propositivo. Molti oggi, anche i più restii di ieri, sostengono che l’Elba deve puntare sullo sviluppo sostenibile. Si tratta di una formula ben precisa: soddisfare le esigenze del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future. Integrare, in definitiva, nel nostro tempo gli aspetti ambientali con quelli economici, sociali e istituzionali. Un compito che coinvolge tutti: enti locali, imprese, associazioni, cittadini e consumatori. La direzione intercomunale dei Democratici di Sinistra – ricorda Marchetti - sta affrontando, tramite riunioni a tema, le singole questioni avanzando per ogni argomento proposte concrete e innovative». A giudizio del segretario della quercia elbana: «Altre forze politiche citano la regola dello sviluppo sostenibile proponendo, però, progetti calati dall’alto, come hanno fatto di consiglieri regionali della sinistra radicale, o limitandosi ad analisi sociologiche (UDC), oppure chiudendosi in critiche all’esistente, come fanno i consiglieri di centrodestra. Con tutti loro siamo disposti al più ampio e sereno confronto, così come lo siamo sulla semplificazione istituzionale dell’Arcipelago. Per i DS – ribadisce Marchetti - una delle maggiori emergenze dell’isola sono quei giovani che per mettere a frutto il loro bagaglio culturale sono costretti all’emigrazione con un forte indebolimento di tutte le comunità locali. Noi riteniamo come l’economia elbana debba valorizzare la filiera produttiva sole-mare, collina, natura, storia, gastronomia di qualità, artigianato artistico, viticoltura, sport del mare. Ma ciò non basta, per quei giovani, e non solo, occorre puntare sull’innovazione, sulla la società della conoscenza, guardando alla ricerca, la biologia marina e la geologia, con un occhio rivolto al riuso delle zone minerarie dismesse e Pianosa, nonché favorire la nascita di aziende a impatto ambientale a costo zero (tecnologie leggere) tipo lo sviluppo del software. Ci vogliono, in ogni caso, idee forti e progetti di qualità concertati sul territorio». Il segretario diessino conclude ricordando quanto scritto dalla direzione del suo partito dopo l’incontro con l’assessore provinciale Canovaro, e cioè che i fondi strutturali sono un’opportunità da non perdere, poiché questi, raccordati con il piano strutturale associato, possono essere l’occasione per rafforzare, anzi ridisegnare, l’economia dell’Elba.


lorenzo marchetti giubba

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