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Cancellazione della CM inopportuna anche per i DS

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 26 ottobre 2007

La semplificazione istituzionale e la tutela dei poteri e delle autonomie locali, è stato il tema dibattuto dalla direzione dei D.S. dell’Isola d’Elba, dal quale è emerso, in modo pressoché unanime, come sia inaccettabile la cancellazione di un ente, o in ogni caso la sua ridefinizione, nell’ambito di una legge finanziaria. A giudizio dei Democratici di Sinistra «l’eventuale scioglimento di alcune comunità montane, fra cui quella dell’Arcipelago Toscano, deve rientrare nell’ambito del più ampio dibattito avviato dal governo per la predisposizione del codice delle autonomie locali. La paventata dissoluzione delle comunità montane, per di più, non può avvenire dal prossimo primo gennaio, poiché una tale operazione abbisogna di un tempo più lungo». La direzione della quercia chiede, pertanto, di dare modo alle istituzioni locali di individuare forme organizzative alternative, ma rispondenti alle esigenze del comprensorio e, di pari passo, riafferma la necessità che agli isolani siano garantite le stesse opportunità dei cittadini che vivono sulla terraferma. Da qui la richiesta dei diessini elbani affinché sia garantito il previsto finanziamento di 34.000,00 euro per il documento unico di programmazione per le isole minori (DUPIM) e che il parlamento licenzi, in tempi brevi, la legge Lumia con la quale si punta a favorire lo sviluppo sostenibile delle piccole realtà insulari. Questo anche in considerazione che nelle isole i servizi hanno costi superiori rispetto al continente. Così commenta l’esito dell’incontro il segretario dei DS dell’Elba Lorenzo Marchetti: «E’ stata una riunione molto costruttiva, incentrata sul riformismo amministrativo che si fa carico degli interessi degli elbani in modo pragmatico senza cedere né a sirene separatiste né a scelte non condivisibili. La giunta della comunità montana sta operando bene e, fra l’altro, ha ridato dignità ad un ente che l’aveva perduta». Prosegue Marchetti: «Il quadro istituzionale dell’isola deve muoversi sul livello rappresentato dai comuni, da qui la conferenza dei sindaci e le gestioni associate. Ma c'è la necessità che i comuni dispongano di una loro struttura operativa dove portare avanti le questioni comprensoriali. La normativa, oltre alle comunità montana, prevede anche altre sedi ugualmente valide, pensiamo al circondario, alla comunità dell’arcipelago o all’unione dei comuni». Il segretario della quercia conclude ricordando che i DS hanno chiesto un incontro con il presidente e la giunta della comunità montana per discutere i problemi che sorgerebbero qualora questo ente fosse sciolto: collocazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, nonché per avviare una discussione generale sul nuovo organismo operativo comprensoriale. Nel contempo hanno inviato le loro proposte ai parlamentari e agli amministratori regionali e provinciali dell’Ulivo.


Elba Mappa 350

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