Ci siamo imbattuti ieri in una notizia sbalorditiva che abbiamo vissuto pure come un po'inquietante. Abbiamo appreso da una rivista che si studia (e siamo già alla definizione dei modelli teorici) come risolvere il problema di teletrasportare della materia da un punto x ad un punto y in pratica facendola dissolvere e ricomporre. Insomma il "teletrasporto" di Star Trek per i patiti della infinita fantascientifica serie televisiva. Poi nell'arco della stessa giornata abbiamo dovuto confrontarci con una molto più inquietante storia di ordinaria burocrazia nel quale era incappato uno studente-lavoratore che doveva compiere una semplice, operazione presso l'università alla quale è iscritto, ma perduranti alcuni problemi informatici del cervello elettrico che dovrebbe consentirgli di risolvere ogni suo problema magari standosene pure sta in orbita sullo shuttle, nel mondo dei telefoni, dei telefax, della televisione e della teleconferenza dovrà sobbarcarsi 1000 km, perdere una giornata di lavoro e spendere un pozzo di soldi per recarsi di persona sul posto per dimostrare che lui è se stesso. C'è veduto da pensare "beh se ci fosse stato il teletrasporto ..." ma poi abbiamo pensato che anche in quel caso poteva sempre trovare la fila, un usciere cultore del Marchese De Sade, un burocrate torturatore che lo avrebbero obbligato ad ore di anticamera e a rimettere tutto il tempo guadagnato col teletrasporto.
astronave star trek