Intervenire sull'assetto delle Autonomie Locali, sopra a tutto dopo le modifiche apportate al Titolo V della Costituzione, non può avvenire sulla base di interventi estemporanei che non partano dal ruolo reale degli attuali assetti istituzionali. Pur condividendo la necessità di intervenire sui costi della politica con provvedimenti tesi ad eliminare spese inutili e sprechi nella pubblica amministrazione, non riteniamo giustificato, nel metodo e nella sostanza, il decreto Santagata-Lanzillotta sulla indiscriminata soppressione delle comunità montane. Nel metodo, perché predisposto senza la necessaria concertazione con le Regioni, alle quali la legge assegna il potere decisionale sulla definizione degli ambiti e della normativa. Nella sostanza, perché di fatto, come è stato rilevato dai tecnici della Commissione Bilancio del Senato, il taglio dei comuni e delle comunità montane porterebbe più danni che vantaggi economici e finanziari. Nella realtà territoriale livornese va inoltre sottolineata l’esperienza positiva del ruolo di coordinamento, programmazione e gestione comprensoriale svolta dalla Comunità Montana dell’Arcipelago Toscano, testimoniata, tra l’altro, dalle significative posizioni assunte dai comuni isolani, dalle associazioni economiche e sindacali, dal volontariato sociale, culturale e sportivo. Le stesse criticità che si riscontrano nelle zone disagiate montane, per alcuni versi addirittura aggravate, sono presenti nelle condizioni di vita insulari: basti pensare al diritto alla mobilità, alla formazione, alla salute, alle possibilità di sviluppo economico e sociale. Non è, pertanto, irragionevole la similitudine fra la montagna e le isole e, di conseguenza, la necessità di specifici atti a favore e a beneficio di questi territori. Per questi motivi, dichiarando la nostra adesione alla manifestazione nazionale promossa dall’UNCEM il 24 ottobre a Roma, la Federazione della Sinistra Democratica di Livorno chiede al Governo lo stralcio del provvedimento dalla Finanziaria e, in ogni caso, il mantenimento dell’ente comprensoriale dell’Arcipelago Toscano, anche attivando, se è necessario, l’art. 29 del Testo unico sull’ordinamento degli Enti locali che prevede la istituzione delle Comunità isolane o di arcipelago.
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