Ha destato molto allarme l'incendio boschivo che si è sviluppato intorno alle ore 9.30 di sabato in località Ceppete/Campitelle Alte di Portoferraio. Diversi erano infatti gli elementi di preoccupazione, a far capo dal secco e forte vento che, spirando dal quadrante settentrionale velocizzava l'avanzata delle fiamme, e dalla contiguità del bosco che stava bruciando con una zona coperta di vegetazione di buon pregio, una pineta costituita da alberi di grandi dimensioni. C'era poi il motivato timore che il fuoco "scollasse" cominciando a dirigersi in direzione dell'Enfola sull'opposto versante. Per questo più o meno tutti i reparti dell'antincendio disponibili sono stati fatti convergere sulle alture portoferraiesi per abbattere quanto prima le fiamme. Oltre che dai Vigili del Fuoco l'incendio è stato attaccato dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato, dagli operai della Comunità Montana, ma insieme ai professionisti operavano anche numerosi gruppi di volontari da Campo erano giunti sia i Vigili del Fuoco Volontari che il Gruppo Intercomunale della Protezione Civile da Portoferraio quelli della Croce Verde e della Misericordia. Purtroppo è mancato l'apporto di un elicottero che pur sollecitato non ha potuto esserci, poiché l'aeromobile di stanza a Grosseto era impegnato in altre operazioni di emergenza. Ma pure operando solo con la "fanteria" dopo circa due ore le fiamme erano circoscritte in un'area di circa due ettari originariamente coperta da macchia e bosco e bosco ed iniziava la bonifica dell'area che si protraeva ancora per due ore e doveva essere molto accurata poiché la presenza di vento faceva temere altre "ripartenze". Il CFS come d'uso iniziava le indagini sulle cause dell'incendio ma la convinzione diffusa era che ci si trovasse di fronte all'ennesimo episodio doloso.
Antincendio Croce verde