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Il comitato No Fanghi: "Siamo al gattopardesco tutto cambi perchè nulla cambi"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 19 ottobre 2007

Ieri sera, il 17 ottobre, c’è stato un incontro indetto dalle forze di maggioranza con la presenza dell’assessore all’ambiente della regione Toscana Annarita Bramerini, sul tema accordo Bagnoli – Piombino. Sembra che esista un nuovo accordo ma nessuno l’ha visto e comunque se si lavora per una nuova stesura ciò vuol dire che il comitato NO fanghi aveva ragione quando sosteneva che l’accordo del 31 Luglio (l’unico che è stato presentato in 18.000 copie alle famiglie della Val di Cornia) era un grande pasticcio senza garanzie. Il nuovo accordo , enunciato a parole, ha evidenziato una situazione gattopardesca: tutto cambi perché nulla cambi. Il fatto che i rifiuti di bagnoli non vengono più trattati, ma gettati subito in vasca, ha degli aspetti inquietanti: la spiegazione è che il lavaggio doveva servire per fornire materiali idonei per la strada 398. Il ragionamento non regge in quanto dovevano essere trattati, per 900.000 metri cubi, anche quelli da mettere in vasca. Era semplicemente una cappellata trattarli o era una necessità ambientale? Il ragionamento che maggiormente ci interessa è comunque che a Piombino sono stoccate quantità enormi di rifiuti che possono essere messi nelle vasche; queste quantità permetterebbero di riempire non uno ma due o tre porti e della necessità di adoperare questi non è chiara la volontà degli amministratori. Si dice che i rifiuti di Bagnoli devono venire a Piombino, ma che questo toglie spazi alla possibilità di smaltire i nostri, non gli passa per la testa. Si parla di un accordo parallelo con la Lucchini, ma non si accenna dove dovrebbero finire tanti milioni di metri cubi di rifiuti, che non spariscono per miracolo. Finirà che in pratica le vasche saranno saturate con i rifiuti di Bagnoli e semplicemente si faranno un po’ di chiacchiere sulla necessità di smaltire i nostri. Comunque noi diciamo che finché nel progetto complessivo resta compreso il trasferimento dei fanghi di Bagnoli a Piombino la richiesta di referendum e il quesito referendario mantengono tutta la loro validità. Il sindaco non può abdicare dal ruolo di governo della città e del territorio che gli compete, dicendo, come fa oggi sul giornale, che alla fine "non sarebbe necessaria neanche la sua autorizzazione" per il trasporto dei rifiuti al porto di Piombino. Il sindaco e il nuovo partito di maggioranza (PD) non possono ignorare la volontà dei cittadini e a proposito del referendum devono dire quello che pensano. La politica non è nascondersi dietro il parere di una commissione tecnica. Escano allo scoperto ed evitino di porre condizioni unilaterali; a tale proposito l’affermazione di Tortolini che non ci dovremmo rivolgere al TAR in caso di bocciatura del referendum appare di notevole gravità, delineando bene la percezione che ha dell'ordinamento repubblicano. Se il quesito verrà respinto il Comitato deciderà in piena autonomia il da farsi senza escludere a priori la possibilità di rivolgersi a livelli superiori, come consente la legge e il rispetto per le istituzioni.


piombino acciaierie

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