Tutto è iniziato intorno alle ore 15 di martedì 16 Ottobre quando a Marina di Campo qualcuno ha creduto di sentire delle flebili ma molto insistenti invocazioni di aiuto provenire da molto distante. Più di un orecchio convergeva fino a triangolare e individuare la fonte delle disperate grida, una collina in direzione di Capo Porro. Scattava a quel punto una delle usuali operazioni di ricerca e soccorso a dispersi, che normalmente si conducono sul Massiccio del Capanne, questa volta orientate verso un'area diversa. Di lì a poco una task-force composta da Carabinieri, Agenti del Corpo Forestale dello Stato e Volontari della Protezione Civile del coordinamento intercomunale (ed anche i Vigili del Fuoco erano stati posti in pre-allarme), si arrampicava sull'altura dalla quale provenivano le "richieste di aiuto" Ma arrivati sul posto si chiariva rapidamente il tutto, c'era, in effetti un disperso: un cane da caccia che il proprietario continuavava a chiamare insistentemente con il monosillabico nome dell'animale. Qui richiami non altro si erano sentiti in paese ed avevano generato l'equivoco.
cane caccia