Nello stesso giorno in cui un consigliere parlamentare del centro-destra, su “istigazione” di un esponente locale della medesima parte politica, su “istigazione” del solito gruppetto di persone che praticano a Campo la cultura del “sospetto” e del “fango” quale unico strumento di lotta politica, ha lanciato in Parlamento e dalle pagine della stampa la più strumentale e offensiva campagna diffamatoria degli ultimi anni nei confronti dell’Amministrazione campese e dei suoi esponenti, questi ultimi incassano dal TAR della Toscana l’ennesima pronunzia favorevole – questa volta non semplicemente in sede di “sospensiva”, ma di “decisione nel merito” – in relazione al PEEP approvato nell’anno passato. Non possiamo che esprimere la massima soddisfazione per tale fatto che vale come un sonoro “ceffone” nel volto di chi, proprio mentre veniva depositata la sentenza, si chiedeva per quali motivi la Procura della Repubblica sarebbe rimasta inerte davanti alle “numerose pronunzie del TAR e del Consiglio di Stato” che avrebbero visto l’Amministrazione campese soccombente. Avevamo già risposto nel precedente comunicato stampa a tale gratuita ed inveritiera affermazione. La risposta del TAR a quello che nello scorso inverno è stato uno dei “cavalli di battaglia” degli oppositori della maggioranza - il ricorso contro il PEEP - si pone come autorevole suggello delle nostre affermazioni e della correttezza dell’operato dell’Amministrazione di Campo. Specie e soprattutto per i concetti che la sentenza esprime. Venivamo accusati di non aver motivato il rigetto delle osservazioni presentate al PEEP: il TAR risponde che non è vero. Venivamo accusati di aver violato le prerogative del Parco e delle Autorità preposte al vincolo paesaggistico: il TAR risponde che non è vero. Venivamo accusati di aver violato le leggi regionali sulla pianificazione, le leggi sulle aree agricole, l’Intesa raggiunta con la Provincia in vista dell’adozione del Piano Strutturale: il TAR risponde che tutto ciò è pura fantasia. Venivamo soprattutto accusati di aver progettato un PEEP “elefantiaco”, spropositato, del tutto avulso dalle effettive esigenze dei cittadini: vale la pena di replicare con le stesse parole del TAR che afferma testualmente che “l’amministrazione comunale, in previsione dell’imminente adozione del piano strutturale, ha dimensionato il peep con una previsione minima (rispondente alle attuali più urgenti esigenze abitative)”. Unico “neo” della sentenza la mancata condanna della controparte alla rifusione delle spese di lite, fatto che costringe i cittadini di Campo Nell’Elba a sostenere i costi di resistenza ad un ricorso pur ritenuto dal Collegio fiorentino palesemente infondato. Ci auguriamo, tuttavia, che anche questo faccia riflettere la cittadinanza. L’Amministrazione è impegnata, in questa vicenda, a dare abitazione ai cittadini meno abbienti. I suoi oppositori riescono solo a far sborsare loro quattrini per resistere a cause infondate. Crediamo fermamente che anche questa pronunzia valga a dimostrare agli elettori, ai cittadini, alla stessa opinione pubblica, che alle urla scomposte degli accusatori e a quella parte della stampa, che alle stesse urla intende dare eco e sostegno, l’Amministrazione di Campo Nell’Elba risponde con i fatti.
marina di campo panorama porticciolo