Caro Direttore, nell'A sciambere di oggi manifesti il desiderio di arrivare presto a domenica per far cessare “lo stillicidio di interventi promozionali delle diverse anime del nuovo partito” (come tu stesso hai scritto). Eppure, forse in modo testardo, approfitto della tua ospitalità e degli ultimi momenti di questa campagna elettorale per dire qualcosa circa la mia scelta di candidarmi con Rosy Bindi. Non ho vissuto (ho solo 21 anni) le fasi cruciali della seconda metà del Novecento. Forse per questo, spesso non riesco a seguire i dibattiti politici. Ho capito però che la politica è importante ed utile anche se in questo momento è messa fortemente sotto accusa. Quello che è certo, è che ci si aspetta che la politica sia buona, che sia all'altezza del suo ruolo, che, attraverso la soluzione di problemi, contribuisca ad una vita più bella per tutti. Quando mi è stato proposto di candidarmi, ho pensato al mio interesse per il sociale, in particolare per i temi della scuola e dell'educazione (sto frequentando l'Università e spero di diventare maestra). Ho pensato che spesso noi giovani ci lamentiamo, invece possiamo dare un contributo prezioso. Mi sembra che Rosy Bindi, insieme a Cristina Bandinelli (candidata alla segreteria regionale), esprima un modo di far politica più concreto, vicino ai cittadini e trasparente. E mi auguro che questo partito nuovo sappia far tesoro anche del contributo delle sensibilità giovanile e femminile, del loro entusiasmo. Per concludere (evitando così il “devastante pippettone”), rivolgo l'invito a votare alle primarie, per non perdere una possibilità offerta da questo modo nuovo di scegliere le persone (anche se avremmo preferito dare la preferenza). Una possibilità, finalmente, offerta anche agli stranieri e a chi ha compiuto 16 anni. Chiara Marotti – capolista lista regionale “Con Rosy Bindi democratici, davvero” E brava Chiara non solo di nome. Però, anche se è vero che "Arlecchino si confessò burlando", A Sciambere va preso come un gioco un po' serio e un po' no, in questi cinque anni abbiamo pubblicato di assai peggio degli appelli al voto. E poi non è casuale che, molti anni fa, una volta che fui coinvolto o meglio forzato nella recita di una parodia di Biancaneve in salsa femminista, mi toccò il ruolo di Brontolo (Dotto era altrettanto naturalmente Giuseppe Massimo Battaglini). Mi fu così naturale calarmi nel personaggio che, smesso il naso finto, fui riconosciuto da un bimbo di 5 anni che aveva poco prima assistito alla invereconda recita e che mi disse: "Cattivo che hai trattato male Biancaneve!" e mi affibbiò un calcio in uno stinco. Ovviamente continuiamo a pubblicare gli appelli che quando saranno semplici e sintetici come il tuo, oltre che fare l'interesse del candidato (qualcuno che studia queste cose afferma che in rete oltre le 500 parole è fiato perso), risulteranno decisamente meno ammorbanti e più simpatici. Il voto ovviamente non te lo do, ma faccio a te ed a tutti i giovani in lizza i miei auguri
Chiara Marotti