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Garfagnoli: troppi estemporanei "esperti" per la Gattaia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 13 ottobre 2007

Da troppi anni la cosiddetta 'Gattaia' è abbandonata a se stessa, un degrado inaccettabile all' ingresso della città. Finalmente vi è la possibilità di recuperare questa zona strategica unendo le forze di Enti Pubblici quali il Comune e la Provincia l’Agenzia per il Turismo dell’Arcipelago Toscano. Siamo nella sala del prestigioso Centro Culturale Laugier, la sera della presentazione pubblica delle idee dell’amministrazione sulla Lattaia. E’ meglio toccarsi spesso per capire se stiamo sognando, nella tranquillità della mite serata e nel torpore del dolce autunno insulare, oppure se assistiamo davvero alle fantasiose e improbabili interpretazioni del tema che ognuno ha in testa. Come nel calcio o su qualsiasi altro argomento che appassiona il popolo italico, ciascuno e quindi tutti divengono esperti. In questo caso abbiamo esperti di architettura, di tessitura muraria, di interpretazioni filologiche delle architetture militari, di intonaci a calce e di grassello spento male, di bastioni e di contrafforti. L’amministrazione si è aperta, prima di prendere qualsiasi decisioni definitiva, al confronto tra le forze politiche che compongono la maggioranza, ne ha discusso con la minoranza in consiglio comunale, ha presentato le proprie ipotesi progettuali e intenzioni. Ora chiediamo, come amministratori e come forze politiche di governo, che si decida. Così vogliono coloro che ci hanno eletto e cosi vogliono cittadini di questa città. Questo è il compito di chi governa: scegliere e concretamente realizzare quanto previsto nel programma sulla base del quale è stato eletto. Non è come realizzare la piramide di fronte al Louvre o come mettere i negozi grandi firme dentro il Colosseo: siamo su piani e su progettualità completamente diversi. L’analisi storico architettonica fornita dagli esperti incaricati dalla Provincia ci pare perfettamente condivisibile e rispondente in pieno a quello che i beni immobili in questione rappresentano e a quello che costituisce la loro evoluzione nel tempo. Lo stato di fatto degli immobili ha bisogno di un progetto razionale di recupero e restauro. Non crediamo plausibile, da un punto di vista esclusivamente filologico, una demolizione completa; ciò costituirebbe una forzatura storica e architettonica. Il progetto deve puntare al riutilizzo delle strutture in chiave moderna e finalizzata. Nel caso specifico la finalizzazione del progetto non può essere che quella di una valorizzazione del tessuto storico e urbano della nostra città. Questo obiettivo si integra con l’esigenza dell’accoglienza turistica comune a tutti i paesi e a tutto il territorio. Esigenza strategica e fondamentale la quale non ha trovato ancora, negli ultimi 30 anni, una risposta efficiente e in linea con le potenzialità e le peculiarità della nostra terra. Abbiamo il compito e il bisogno, per promuovere adeguatamente il nostro centro storico e il nostro patrimonio architettonico, di fornire al viaggiatore, oltre ai servizi essenziali di accoglienza, la percezione del valore assoluto di Cosmopoli, della terza isola italiana e di uno dei parchi più importanti del Mediterraneo. Su queste basi la virtuosa collaborazione tra Provincia e Comune è iniziata con tutti i presupposti. Noi chiediamo che, nell’interesse della città e dell’isola, si decida rapidamente, fornendo all’Agenzia per il Turismo dell’Arcipelago Toscano, una sede adeguata per la rappresentanza, l’informazione e l’accoglienza turistica, e al Comune di Portoferraio, spazi adeguati di promozione e valorizzazione turistica e culturale.


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