Ebbene si. Devo confessarlo. In effetti quello che ho scritto a proposito del P.D., e di qualche suo candidato, non è il frutto di mie, sia pure modeste, riflessioni. L' ho copiato, sig. maestro, dal compagno di banco. Chiedo umilmente venia e spero in questo modo di togliere dall'arrovellamento dubbioso il candidato numero cinque per la lista all'assemblea regionale del P.D. Certo non è da tutti essere candidati. E' un ruolo importante. E' un'esperienza di vita politica da cui non si può prescindere. Va fatta presto, meglio se entro i venticinque, trentanni, altrimenti poi si diventa vecchi per la politica, si scade come lo yogurt o come i giocatori di calcio. Il successo va colto in tenera età o si rischia di vederlo allontanare sempre di più. Caro Sergio Rossi, noi che abbiamo passato le cinquanta primavere, come dici tu, siamo oramai, inesorabilmente scaduti. Non ci possiamo più indignare. Siamo in prepensionamento. La lista del "cambiamento generazionale" del nascente P.D. e dei rampanti giovani leoni fa propria questa tecnica. L'età media, ci viene detto è di 34 anni. Si può quindi superare i trenta ma non i quaranta. Appunto come i giocatori di calcio. Certo che, da come viene descritta questa fase costituente, qualche pensiero lo mette a chi si trova a dover scegliere. Infatti, questi della lista Letta ci informano che loro hanno preso atto, testuale, della prepotenza con cui le segreterie si sono schierate a favore del leader, Veltroni, trovatosi a sistemare più o meno trecento parlamentari" ecc. Sembra di assistere a colonne armate scese in campo chi per una battaglia generazionale, chi per combattere il relativismo, chi contro il peccato originale, riferendosi agli ex comunisti che si accingono a traghettare nel nuovo partito (si parla di probabili brogli), chi per una comoda poltrona. Non è un bel servizio in favore del P.D. Troppe levatrici accanto al pargolo che si accinge a nascere. Non me ne voglia il buon Solforetti. Ovviamente non ho motivo di avercela con lui. La storia dei comunisti e per ultimo dei D.S. non era solo spartizione di poltrone, era anche altro. Quella storia era fatta anche di tante nottate passate a cercare soluzioni ai problemi del Paese. E, per quanto mi riguarda, non sono concorrente di niente. Ho militato tutta la vita a sinistra e ho assistito e partecipato come milioni di compagni alla trasformazione della sinistra italiana, dal PCI ai DS, ho dato il mio modesto contributo da semplice militante o da segretario di una piccola sezione, di un piccolo paese. Ma una cosa posso dirti con estrema franchezza, la passione per la politica prescinde dagli incarichi, dalle candidature, dai posti di responsabilità. La passione politica non è una prerogativa dell'essere giovane così come non appartiene alla maturità perchè la politica non ha età, ci si può sentire utile a tutte le età e non solo in politica. Rinnovo comunque gli auguri a tutti quei compagni con cui abbiamo fatto un tratto di strada comune. Mussi all'ultimo congresso dei D.S. lo ha fatto solennemente con le lacrime agli occhi. Almeno per questo, quella grande storia che si chiude merita rispetto.
VECCHIO INCAZZATO