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A Sciambere del sandalo e del buscione

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 10 ottobre 2007

Questi “piedi d’apostolo” (ma visto come si presentano, tutti sgraffiati, potrebbero essere meglio definiti come “piedi di penitente) appartengono al signore svizzero, di cui vi abbiamo mostrato immagini diverse da quelle podaliche nel momento in cui veniva amorevolmente “debuscionato” dalla Protezione Civile. Ora Sergio Galli, albergatore intelligente, ha sicuramente ragione, ci riferiscono infatti in diversi che il sentiero segnato sulle mappe come N. 35 può risultare utilissimo a chi ha l’urgenza di sperdere la suocera (la porti su, gli dai il via e chi s’è visto s’è visto). Ma è pur vero che a andarsene per i monti (e soprattutto per le macchie) coi sandalini ai piedi “ci vole un capo tanto bacato che non te lo mangia nemmeno un cinghiale” tanto per usare una fine similitudine elbana a forte pertinenza ambientale. Come dire pur non conquistando (per le attenuanti in premessa) il Premio Fava Lessa 2007 al nostro eroe, almeno il subordinato Trofeo del Ghiandone se lo aggiudica con pieno merito.


piedi apostolo

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