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Solforetti risponde a Insalaco

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 10 ottobre 2007

Il fatto che tu risponda significa che il PD, nel bene o nel male, obbliga gli altri a parlare di sé. Però devo con la stessa accuratezza con cui hai esaminato il mio intervento, risponderti. Tanto per cominciare, io non rincorro alcun posto al sole. E per il prosieguo della discussione, il fatto che io sia "giovane", come più volte sottolinei, non ti autorizza a far di me un dipinto sulla base di pregiudizi che nel tempo ti sei formato perché, sebbene ci conosciamo e ci salutiamo da tempo, io e te ci siamo parlati forse per due volte per un massimo di due minuti, molto tempo fa. So benissimo che sei una attento lettore e scrittore, ma lasciami il dubbio di pensare che non tutto quello che hai scritto provenga da tue riflessioni. Sono al quinto posto nella lista dei candidati per l'assemblea regionale e se ho voluto fare un passo ulteriore rispetto all'appoggio esterno che ho sempre manifestato, date le poche probabilità di esser eletto, è solo per dare un contributo maggiore. Non sono però così ipocrita da affermare che non assumerò mai alcuna altra carica, questo non posso saperlo. Tra le cose che alcuni vecchi compagni della sezione, che ancora oggi mi sono vicini, mi hanno insegnato, c'è la politica come una esperienza della vita e non la politica come professione. Non vedo niente di male ad esser candidato con la lista Letta, l'ho fatto soprattutto per il patto generazionale a cui va incontro. In pieno spirito Partito Democratico, molti della Margherita appoggiano Veltroni, alti DS appoggiano la lista Letta. Io non sono più iscritto ma non per questo mi è stato chiesto di resettare il cervello, scordarmi la mia storia che cercherò di portare nel Partito Democratico. Ma al contempo il cambiamento generazionale della politica che auspico l'ho ritrovato solo con Enrico Letta, preso atto della prepotenza con cui le segreterie si sono schierate a favore del solito leader, Veltroni, trovatosi a sistemare più o meno trecento parlamentari. Certo che sarebbe stato meglio con il sistema delle preferenze, cogliendo l'occasione per tagliare le gambe a questa legge elettorale che allontana la politica dal cittadino, ma anche in questo caso le segreterie non hanno voluto sentirci. Sono convinto che se fallirà miseramente il Partito Democratico, anche la Sinistra Democratica avrà qualche problema di sopravvivenza. Se il PD fallirà, ne risentirà tutta la nostra coalizione. Non sarà un partito a corrente alternata. All'interno del tuo partito c'erano due mozioni, tenute in piedi solo al fine della "spartizione delle poltrone". In un grande partito come sarà il PD, necessariamente ci saranno più correnti che non faranno opposizione alla segreteria, che non saranno strutturate come se fossero più partiti. Ma veniamo al dunque, perché quelle che sostenevi erano solo le premesse a ciò che volevi veramente dire. L'interpretazione sul mio voto intanto falla fare a me, le persone che mi hanno votato l'hanno fatto per dare forza ad un ragazzo che fa politica con passione grazie ai suoi 24 anni che glielo permettono. Tra le persone di sinistra che mi hanno votato alcune pretendevano un cambiamento di marcia, ed io penso di darlo entrando a far parte del Partito Democratico. Ed è rientrando in un partito, il PD, che non mi tiro fuori dalle responsabilità. Se non avessi preso questa decisione, non sarei stato qui a dare spiegazioni. Devo però dire che mi sono espresso male nell'intervento precedente, quando parlavo di "sinistra longonese sconfitta duramente in questa tornata elettorale". Esemplificando, intendevo tutta la coalizione dato che non essendovi altri poli, mi viene naturale contrapporre la sinistra alla destra. Se abbiamo perso di mille voti, c'è necessariamente qualcosa da cambiare per il futuro. Bene, io lo voglio fare con il Partito Democratico ma ciò non toglie il rispetto per chi è convinto di poterlo fare con la Sinistra Democratica o con tutte le altre forze della Sinistra. A Porto Azzurro abbiamo perso tutti, tutta la lista, tutti i partiti che hanno appoggiato la lista così come nel 1999 e nel 2002. Nessuno escluso. Detto ciò, dato che non penso di esser io il "mostro" da sconfiggere, invito tutti ad andare a votare il 14 ottobre per le primarie del Partito Democratico, il seggio, aperto dalle 7.00 alle 20.00, si troverà presso la scuola guida in via Cavallotti.


solforetti davide

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