Caro Direttore, ieri sera abbiamo vissuto l'ultimo di una lunga serie di episodi di "mal sentiero". Vogliamo ringraziare la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e il Corpo Forestale per avere in poco tempo recuperato il turista svizzero bloccato sul sentiero n° 35, a poche centinaia di metri dalle case di Fetovaia. A fronte della figuraccia che facciamo ogni volta che qualche turista si avventura su quel sentiero si contrappone l'ottima impressione fornita dal sistema di soccorso, almeno questo funziona, e molto bene. Certo costerebbe molto meno e si farebbe miglior figura con la semplice manutenzione dei sentieri, riservando il soccorso ai casi di effettivo bisogno. La nostra associazione ha segnalato lo stato di impercorribilità del sentiero n° 35 nel tratto La Sughera - Fetovaia, per scritto e verbalmente a partire dal 2004. Evidentemente la mancanza di manutenzione è dovuta alla assenza di risorse economiche. La nostra opinione in merito alla tenuta dei sentieri è quella di affidarla al ruolo del manutentore: una figura presente tutto l'anno sui sentieri, responsabile del suo comportamento di fronte al Parco e sottopoto al giudizio degli escursionisti. Una figura che, assieme al forestale, darebbe sicurezza e opportunità di arricchimento anche culturale al turista. Si tratterebbe di un servizio efficace e mirato, meno costoso, e comunque svincolato dai tempi di attesa dei finanziamenti fra un appalto e l'altro. Per il turista l'offerta di un servizio di qualità ( che non può essere rapportata solo alla bellezza paesistica e naturalistica ), sarebbe la chiave di accettazione per il pagamento di una tariffa, come in tutti i parchi del mondo. Nel mondo dell'offerta turistica c'è una regola universalmente accettata: bell'ambiente, buon servizio, tariffe eque, OK. Ma si deve cominciare dall'offerta!
Fetovaia aerea ridotta