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Controcopertina Insalaco: sopravvivenza delle sinistre e marmellate centriste

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 09 ottobre 2007

La campagna elettorale per le primarie del P.D. è occasione di dibattiti, prese di posizione, dichiarazioni di voto e quant'altro utile per arrivare ad un appuntamento ritenuto storico per le sorti del nostro Paese e per la sinistra italiana. Come è noto non parteciperò alla nascita di questo nuovo partito. Conserverò l'ultima tessera di un grande partito della sinistra italiana quale è stato quello dei D.S., ultimo erede del partito di Berlinguer. La conserverò non per nostalgia di un tempo oramai andato, ma perchè questo Nuovo che avanza non mi convince, perchè si incammina in una confusa direzione in cui i valori, le aspirazioni della sinistra saranno ben poca cosa. E' interessante assistere alla lotta dei vari candidati per assicurarsi un posto al sole. E' una gara che a volte riserva qualche sorpresa. Ed è sorprendente, per esempio, scoprire qualità nascoste in alcuni candidati. Il giovane Solforetti, in un intervento apparso su Elbareport di ieri, ci comunica che il 14 ottobre ci saranno le primarie del P.D.e che, bontà sua, "l'unica maniera per far sopravvivere la sinistra italiana è quella di partecipare in massa al nascente P.D. Ciascuno di noi si può ritenere depositario dei valori, delle speranze della sinistra italiana ma essere candidato per una lista che sostiene l'on. Letta, non mi pare il massimo della coerenza con quello che si afferma pomposamente dalle pagine dei giornali. Non mi risulta che Letta abbia mai professato idee vicine alla sinistra, storica o di più recente ideazione. Mi sembra che Letta provenga dalla Democrazia Cristiana. Ma ormai, dice Solforetti, le differenze non esistono più. "Ormai il nostro sistema elettorale ci ha portato a due grandi poli all'interno di questi vi sono le varie correnti che ne condizionano l'azione". Sicchè se in un periodo è forte la corrente, per esempio, della Binetti, assisteremo ad azioni politiche che traggono alimento direttamente dalla piazza del "Family day", quindi contro l'aborto, il divorzio, la procreazione assistita, con una marcata dipendenza dal vaticano e la morte dello stato laico. Se in un altro periodo prevale la corrente marcatamente industriale, allora addio modifica della legge Biagi e avanti tutta con il precariato e addio ammortizzatori sociali. Insomma, sta nascendo un partito a corrente alternata. La vedo dura per chi si definisce ancora di sinistra cercare di portare la "buona novella" nel nascente partito dichiaratamente non di sinistra. Il giovane candidato ci dice che "l'ampio consenso elettorale che ha ricevuto nelle elezioni comunali deve essere interpretato", perchè chi l'ha votato, sostiene, rappresenta il rinnovamento "lontano da vecchie concezioni politiche, soprattutto all'interno di quella che è stata la sinistra longonese sconfitta duramente in questa tornata elettorale". Bel ringraziamento per quei vecchi compagni della sinistra che l'hanno votato, si tira fuori dalle responsabilità, come se non avesse fatto parte negli ultimi anni del gruppo dirigente di quel partito. A Porto Azzurro non ha perso, secondo lui, la coalizione di centro sinistra, ha perso solo la sinistra.E il cosiddetto centro dov'era? Non partecipava al voto? E' molto strano il rinnovamento di pensiero di certi giovani che nel disastro di una elezione amministrativa che ha visto il centro sinistra approdare al punto più basso della propria storia politica, notiziare l'opinione pubblica che lui ha avuto un ampio consenso elettorale. A quanto pare i destini personali sono molto più importanti di tutto il resto. Per finire queste mie brevi considerazioni, voglio fare ugualmente gli auguri ai candidati del Partito Democratico che cercheranno di far vivere nel nuovo partito i valori e le aspirazioni per cui hanno lottato tutta la vita.


Benigni Berlinguer

Benigni Berlinguer