Oggi parleremo di carcere (Assessore si tranquillizzi non è per la sua persona) partendo da un fatto di cronaca delle ultime ore. Nel campionario degli “stupidi a mano alzata” (no Consigliere non ce l’abbiamo con lei), ci mancava il geloso piaggese che ci ha fatto aggiornare il bollettino di guerra con le sue ghiaiate nell’occhi al rivale amoroso e patte nella bocca all’amato bene sottratto, dopo averle mardolato il motorino tre giorni prima, ci mancava proprio; e come d’uso abbiamo chiuso il pezzo con le rituali espressioni significanti che il tizio era stato portato al fresco (si fa per dire) del carcere livornese. Ed è solo l’ultimo episodio di una serie infinita di casi di uso della violenza per risolvere le questioni tra le persone, uno spicinio (moltissimi) di fatti almeno incresciosi, che questo posto non aveva mai registrato, almeno a nostra memoria. Le auto blu e d’altro colore con contenuto di “fava manesca ingabbiata” e/o “fava di genere vario” partono ormai da Portoferraio per il carcere livornese, con una frequenza superione a quella dell’autobus per S.Giovanni. A questo punto pensiamo che potrebbe tornare utile aprire una succursale delle “Sughere” in loco, tagliando così costi, lavoro e tempi determinati per le Forze dell’Ordine dai frequentissimi spostamenti assugherativi. Quanto alla collocazione, visto l’ampio patrimonio di strutture pubbliche, soprattutto a Portoferraio, non ci dovrebbero essere problemi. Una possibile soluzione potrebbe essere costituita da usare di nuovo come carcere La Linguella, che già ospitò, sia pur di passaggio, il detenuto Sandro Pertini e più stanzialmente Gerolamo Li Causi e Domenico Passanante. Vabbè, è vero che nel frattempo il Compendio Mediceo sarebbe anche stato riusato come contenitore di iniziative culturali, ma poichè il Comune e la Polipo non ci fanno pressoché una sega da tre o quattro anni, tanto varrebbe metterci i detenuti. E se poi proprio volessimo puntare ad una più funzionale struttura, da realizzare ex-novo, quale migliore occasione dell’Area-Cacciucco della Consumella dove nel Regolamento Urbanistico che tutto il (terzo e quarto) mondo c’invidia, è stato previsto di realizzare di tutto (aule, loculi e sale da pranzo) eccetto un attracco per mongolfiere, una ruota panoramica tipo Prater Viennese e (appunto) un carcere? Una piccola variante al Regolamento Urbanistico e zac!, il gioco sarebbe fatto. Così Nedo Volpini, la prossima volta che avrà un lapsus in assemblea, o durante una delle marce degli incazzati, invece di parlare di “Cimitero Scolastico” potrà completare: “Cimitero Scolastico-Carcerario”
pf panorama grata linguella