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A Sciambere dei Gòrani e delle Gattaie

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 06 ottobre 2007

Orbene in questi giorni da questa parte del canale si è scritto, letto, stampato detto e videocomposto sulle pagine elettroniche un numero spropositato di volte (a proposito di volte e di proposito, talvolta a proposito talvolta confezionando spropositi) il termine “gattaia”. E abbiamo notato ancora una volta che si è potuto verificare la fondatezza di quella che un nostro amico definiva “la teoria del gòrano”, in soldoni l’innata tendenza degli elbani a comportarsi, una volta riuniti in numeroso insieme, come i branchi di quei giovani pascetti (definiti appunto gòrani) che per misteriosi motivi di punto in bianco scattano a destra, poi in su, poi in giù, poi a sinistra poi si fermano poi ruotano vorticosamente poi tornano a bloccarsi per ripartire per chissà dove. Improvvisamente la Gattaia è diventata una questione di vita o di morte, una linea del Piave ed intorno a quel troiaio bellamente ignorato per decine d’anni da più o meno tutti , i gòrani hanno preso a girare a folle velocità, esternando, proponendo, pontificando, corregendo etc. Sono reduci i gòrani da una danza infernale intorno alle aree marine protette, dove erano giunti dopo aver organizzato un sabba intorno alla goletta verde, alla stampa cinica e bara, provenivano dall’elettrodotto inquinante, provenivano dalla Goletta Verde, avevano danzato intorno alla stampa fellona, prima ancora erano passati per la indignata campagna antitozzi, e via dicendo ma non andando molto in là , perché il gorano ha memoria corta, magari si ricorda di una cosa se ci ripassa davanti, ma viaggia col branco, fa movimento .. fa casino, fa una tempesta, poi collettivamente rimuove tutto e si quieta, fino al prossimo vortice.


mare in tempesta (da sud)

mare in tempesta (da sud)