Il Partito Democratico non può essere la prosecuzione di vecchi partiti. Bisogna avere coraggio. Solo una buona politica può farci uscire dalla deriva partitocratica e da quella qualunquistica. E per una buona politica occorrono strumenti adeguati. Quindi un partito davvero rinnovato. E' questa la sfida che Rosy Bindi lancia agli altri candidati alla segreteria nazionale del partito democratico. La senese ministro della famiglia non ha condiviso alcune scelte compiute da Ds e da Margherita, accordi che hanno cercato di garantire alcune rendite di posizione anziché tentare di gettarsi in un'avventura nuova. Ma le primarie del 14 ottobre possono dare un contributo in positivo alla nascita del partito democratico. Per questo si battono i candidati inseriti nelle liste “con Rosy Bindi democratici, davvero”. A livello regionale, l'unica alternativa al candidato veltroniano Andrea Manciulli, attuale segretario regionale dei Ds e già segretario della federazione Ds della Val di Cornia-Elba, è Cristina Bandinelli. Imprenditrice, vicepresidente nazionale della Cna, è espressione non di partiti ma della società. Il suo impegno a favore di Rosy Bindi è convinto ed è molto apprezzato da chi vuole dare un contributo di cambiamento in positivo. Si può scegliere Rosy per molti motivi. Perché è una donna. Perché è capace di decidere. Perché sa scegliere senza stare un po' di qua e un po' di là, senza essere una “ma-anchista”, una che è questo ma anche quest'altro, che è quest'altro ma anche quest'altro ancora (come giustamente ha detto il suo sostenitore Parisi parlando di un altro candidato alle primarie). E' importante che ci sia una grande partecipazione alle primarie del 14 ottobre. Va ricordato che, votando alle primarie, non ci si iscrive a un partito, perché il partito ancora non c'è. Solo una grande partecipazione potrà favorire un nuovo inizio nella politica italiana. Come ha detto Rosy Bindi: “Veltroni dice che un milione di. persone alle primarie sarà un successo. E invece sarà una grande sconfitta. Serve una partecipazione molto più ampia rispetto a quel milione di persone che sono più o meno gli iscritti a Ds e Margherita. Devono votare due o tre milioni di cittadini. Così sarà davvero un partito nuovo che nasce dal basso”. In questa direzione, sono impegnati i candidati elbani nel collegio 29 (Elba-Val di Cornia-Follonica): la ventunenne studentessa portoferraiese Chiara Marotti (capolista alla regione e presente anche nella lista nazionale), la portazzurrese Mariangela Parolini (insegnante in pensione, impegnata nel volontariato, candidata nella lista regionale) e l'ingegnere portoferraiese Aldemaro Orlandini (anche lui nella lista regionale).
Rosy Bindi