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La piazza di Annarita

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 29 settembre 2007

Un particolare calore animava questa mattina l’ufficialità della cerimonia di inaugurazione della targa che attribuisce il nome di Annarita Buttafuoco, storica del movimento delle donne, al piazzale antistante l’ITCG Cerboni. Il ricordo di Annarita ha riunito un gruppo di persone che non erano lì solo per dovere di rappresentanza, ma che avevano in comune fra loro e con lei gli anni dell’adolescenza, l’essere maturati insieme in un momento di grandi speranze, come ha detto con commozione Catalina Schezzini, ricordando le discussioni che accompagnavano il percorso per arrivare a scuola di un gruppo di liceali degli anni ‘60 cresciuti in un’isola, ma aperti al resto del mondo e decisi a cambiarlo. E’ stata la festa, triste ma carica di significato, di Annarita Buttafuoco prima della sua affermazione nel movimento femminista e nel mondo accademico, dell’Annarita legata all’isola d’Elba, come ha testimoniato il fratello Marco, rivelando di un progetto che avevano di scrivere insieme una raccolta di memorie. Della futura storica nel momento della sua decisione ha parlato Susanna Giaccai, dell’Unione femminile, leggendo un testo in cui Annarita racconta come amava ascoltare le storie di famiglia narrate dalla madre, Raffaella (che è riuscita a seguire tutta la manifestazione con orgogliosi occhi asciutti) e in generale di come le piacesse “impicciarsi dei fatti degli altri”. Da qui l’idea di fare la scrittrice, sostituita poi da quella di fare la storica, per raccontare della storia quel versante che fa rivivere la vita della gente comune e in particolare delle donne. Grazia Battaglini, dirigente della scuola che da oggi cambia indirizzo, anche lei un’ex liceale di quella mitica generazione di portoferraiesi, ha ricordato come l’avesse affascinata il modo in cui Annarita le aveva descritto questa sua passione per questo modo di fare storia. I ragazzi del Cerboni che erano presenti alla cerimonia, forse, nonostante una partecipazione distratta avranno recepito il messaggio trasmesso esplicitamente dal sindaco di Portoferraio, che ha parlato dei valori portati avanti dalla storica, ma soprattutto quello non verbale di questo gruppo di persone che ascoltava le parole degli oratori con le lacrime agli occhi, che esprimevano una commozione fatta di nostalgia per una grande donna prematuramente scomparsa ma anche per la loro fortunata età giovanile, piena di grandi ideali.


Targa buttafuoco

Targa buttafuoco