Si è tenuto venerdì 13 giugno un incontro programmatico promosso dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano per la definizione di una strategia di sviluppo dell’agricoltura. Alla riunione, che si è svolta presso la sede dell’Ente Parco, erano stati invitati la Regione Toscana, la Provincia di Livorno, la Provincia di Grosseto, la Comunità Montana dell’Elba e Capraia, i Comuni dell’Arcipelago Toscano, il Corpo Forestale dello Stato, le aziende agricole che hanno in concessione il marchio dell’Ente Parco, le associazioni ambientaliste e quelle legate all’agricoltura. Nell’ambito delle azioni di conservazione e valorizzazione delle attività tradizionali e produttive delle Isole di Toscana, nonché di recupero del paesaggio, l’Ente Parco ha manifestato la volontà di dedicare particolare attenzione alle attività agricole, intese come agricoltura “di qualità” ed agriturismo. Tali attività vedono infatti perfettamente coniugate esigenze di difesa del suolo e conservazione del territorio in senso ampio, diversificazione dell’economia, qualificazione professionale, nonché tutela delle tradizioni rurali ed agroalimentari. Da non trascurare è poi il “fattore sociale” del recupero della “cultura contadina”, identità profonda degli abitanti delle nostre isole. Significativa, a tale proposito, la presenza all’incontro dell’Arch. Renzo Spagnesi, Responsabile del Servizio Produzioni agricole e qualità dei prodotti della Regione Toscana. “La Legge Regionale 64/95 - ha sottolineato il Commissario del Parco Ruggero Barbetti - fornisce indicazioni su quanto può essere fatto nei territori agricoli delle diverse isole. Si tratta di verificare quanto è stato classificato come area boschiva e di considerare, dal punto di vista normativo, se tanta parte del territorio possa tornare alle sue origini di zona agricola. Guardando le vecchie foto si vede chiaramente quanto è andato perduto in termini di superficie coltivata che è necessario recuperare per quanto possibile, ma è opportuno altresì fare i giusti distinguo tra il vero Agriturismo e le vacanze in campagna, che sono altra cosa. Un progetto così necessario e, al contempo, così ambizioso –- ha aggiunto Barbetti - non potrà prescindere dalla partecipazione e dall’azione coordinata dei competenti Enti pubblici, né dall’esperienza degli addetti ai lavori. E’ un percorso che prevede la partecipazione di tutti. Il Parco non vuole porsi come protagonista ma avviarsi su questo percorso come uno dei tanti partners.” Il Commissario Barbetti ha poi spiegato che si è deciso di avviare anche questo progetto, nonostante ci si trovi in una fase di commissariamento, affinché i cittadini non perdano delle opportunità, considerato che questo Ente ha perso già molto tempo in passato.
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