I consiglieri regionali dell’UDC, G. Del Carlo, M. Carraresi e L.Titoni, hanno presentato un’interrogazione urgente in Consiglio Regionale della Toscana per portare l’attenzione della Giunta regionale su un problema che sta tormentando l’isola d’Elba per le gravi conseguenze che ne derivano: il sovrappopolamento dei cinghiali. E’ indubbio che ci troviamo di fronte ad una situazione particolare che si sta protraendo già da alcuni anni, ma ora siamo al culmine e va affrontata e gestita con sollecitudine e determinazione; anche perchè gli interventi messi in atti fino ad oggi, quali le periodiche battute di caccia e le trappole dislocate nella macchia, non hanno prodotto nessun risultato. Per questo chiediamo l’intervento della Giunta regionale, perché si impegni a contattare gli enti competenti e trovare una soluzione definitiva ad un fenomeno come questo che in altri territori insulari e peninsulari è stato positivamente arginato al fine di tutelare gli endemismi vegetali dell’isola d’Elba e salvaguardare le colture agricole”. Ufficio Stampa Gruppo UDC Consiglio Reginale Bene, pure i consiglieri regionali dell'UDC si sono accorti del problema anche se hanno ancora delle informazioni un po' confuse. Le trappole come dicono loro, i chiusini, funzionano e come, hanno catturato più esemplari nel Parfo di quanti i cacciatori non ne abbiano abbattuti fuori dal Parco. Funzionerebbero pure meglio se ce ne fossero di più, se fossero posti anche fuori dsl psrco e se non venissero sabotati. I maiali da bersaglio sarebbero meno numerosi se non venissero abusivamente e/o legalmente (col permesso della Provincia) pasturati, e ancor di meno se ne vedrebbe, se come in Francia si facesse carico dei danni ambientali, colturali, alle persone ed alle cose, ai responsabili della loro scellerata immissione sul territorio elbano: le associazionio venatorie, di più, quelli che esercitano questo tipo di caccia, perché questa specie prolifica ai danni di altre riducendo il prelievo venatorio di altri cacciatori. Si rendano conto i Consiglieri dell'UDC che l'unica soluzione sensata per ristabilire un riequilibrio ambientale è puntare alla ERADICAZIONE dei porci selvatici dall'Elba impegnando in un programma poliennale una task-force costituita dai "cecchini" della Polizia Provinciale (che quando è stato loro consentito hanno abbattuto centinaia di capi) adeguatamente rinforzata da Agenti del Corpo Forestale, da operatori del Parco e della C.M., si catturi tutto quello che si può catturare e si abbattano gli altri individui. Punto. Questa, avanzata Legambiente, non è una delle soluzioni ma LA soluzione. Crediamo che sia anche un errore parlare di "massimo numero di capi tollerabile sul territorio elbano" trattandosi di specie fortemente nociva ed alloctona il numero massimo tollerabile è ZERO. E quell'anima bella del consigliere De Carlo (e sodali) prima di tutto convinca i suoi locali emuli dell'assoluta necessità di questa bonifica, e del fatto che non esiste o è comunque subordinato ai generali interessi della comunità uno "jus sparacchiandi" da parte di trecento cittadini, l'uno per cento della popolazione isolana (tanti sono i cinghialai) che tiene in ostaggio il novantanove, che magari nei boschi ci vuole andare per funghi e per passeggiare senza le latranti rotture di coglioni delle battute, senza il rischio di prendersi una fucilata (è già accaduto), senza assistere allo scempio causato dai suini da tiro, o che ha il sacrosanto diritto di coltivare e non farsi mangiare il raccolto dai pelosi giocattoli viventi di qualcuno. Altrimenti se lui a Firenze predica bene e qui i suoi compagni di partito razzolano orrendamente, viaggiando culo e camicia con le associazioni venatorie (che non hanno intenzione alcuna di eliminare i cinghiali perchè nessuno sega il ramo su cui è seduto), proponendo soluzioni che non solvono un piffero, non avrà credibilità. E prima che (magari nella prossima legislatura) i consiglieri regionali dell'UDC la scoprano (insieme al buco della conca), segnaliamo l'altra emergenza determinata da una diversa intrusione di specie alloctona, quella dei mufloni che rischiano di compiere diverse ma non meno gravi devastazioni dell'habitat isolano.
Chiusino ridotto cinghiali bagnaia