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L'Isola e la Città: volevamo un'altra Portoferraio

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 27 settembre 2007

Un anno e nove mesi al voto amministrativo. Forse. Se tutto andasse come dovrebbe andare. Come avrebbe buon senso che andasse. Per la nostra città e per i cittadini. Tutti. Non è oggi il tempo della programmazione. Non più. Non è oggi il tempo dei litigi e delle prese di posizione. I problemi della coalizione e la spaccatura della maggioranza delle Giunta Peria bastano e avanzano. E’ meglio stare quieti e cercare di recuperare le forze. La città non sta capendo; e se continuiamo come negli ultimi mesi difficilmente capirà più. Ergo, bisogna abbandonare le parole e cercare di dare risposte, quelle semplici, quelle realizzabili, con fatti concreti. Non è oggi il tempo di protocolli e tavoli. C’è un elenco di cose da fare condiviso e probabilmente realizzabile. E’ ordinaria amministrazione, ma pur sempre amministrazione. Verranno tempi migliori, speriamo presto. Per la città. Non è difficile capire quanto la realtà presente sia angosciosa per ‘L’Isola e la Città’, un laboratorio politico, un movimento nato nell’ormai lontano 2002 proprio per uscire dall’ordinaria amministrazione, per elidere la distanza sempre più appariscente tra società civile e partiti, fra la gente “comune” e la sua rappresentanza politica. Avevamo in mente un Laboratorio di progettazione politica, una compagine che raccogliendo competenze e passioni rese omogenee dall’idea condivisa di ‘politica’, di ‘res publica’, fosse capace di concepire disegni e metodi, teorie e prassi capaci di introdurre una profondo rinnovamento a Portoferraio e in tutta l’Elba. Ci siamo presto trovati invischiati nella logica dei partiti, che non ci appartiene, come non ci appartengono esigenze di ‘rappresentatività’, di ‘visibilità, di equilibri bilanciati, secondo la logica del “Cencelli”. Qualcosa abbiamo ottenuto, ma non il cambiamento che auspicavamo e per il quale siamo nati come Laboratorio. Dopo cinque anni ci ritroviamo all’anno zero. Ci vediamo aggregati o al Partito Democratico, o alla “Cosa rossa”, o al partito della Rifondazione Comunista. E invece l’unico senso della nostra esistenza politica è continuare a rappresentare un’idea ‘altra’ della rappresentanza politica, nella quale si riconosca chi vuole lavorare per cambiare radicalmente il ‘sistema’ Elba, il ‘sistema’ Portoferraio, secondo un modello innovato di politica culturale, politica ambientale, politiche economiche. Per questo vogliamo l’alleanza e la collaborazione delle forze politiche tradizionali. Al resto siamo poco interessati, come la maggior parte dei cittadini. (--) Vedremo lo sviluppo degli eventi e agiremo secondo coscienza. Così faremo fino al termine del mandato, se non interverranno condizioni per rilanciare il programma politico con il quale abbiamo chiesto la fiducia degli elettori. Per questo, e per questo solo, impegneremo tutte le nostre energie.


gragnoli mazzei

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