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A sciambere del chiacchierare sull'area marina

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 26 settembre 2007

Ci sono molti modi, quando si dialoga il luoghi pubblici, di mancare di rispetto verso l'interlocutore. C'è chi usa gli insulti su un blog magari dietro nick name, c'è chi invece, avvalendosi delle sue capacità e dei suoi strumenti utilizza metodi diciamo più raffinati. Impacchettare il mio modesto intervento in un titolo assolutamente contrario al contenuto dello stesso, e poi farlo seguire da un lungo predicozzo, è un vecchio trucco del mestiere, ma sempre efficace. Ora che lo so mi terrò ben lontano da scrivere a codesto giornale. Chiedo solo di pubblicare questi chiarimenti sperando di non esagerare con il vuoto chiacchiericcio: Io non contesto la legittimità di Legambiente e di Umberto Mazzantini di esprimere la sua opinione sulla proposta Yuri, né mi indigno per lesa maestà nei suoi confronti (sembrerebbe più il suo atteggiamento verso Mazzantini). Mi sarebbe invece piaciuto, da parte di Legambiente, una risposta più puntuale e quindi più rispettosa. La mancanza di popolarità, almeno all'Elba, di Legambiente non me la sono inventata io (120 iscritti sono un po' pochi), e forse andrebbe ricercata proprio nell'utilizzo di questi toni. Si può ragionare, litigare, mandarsi anche affanculo, ma l'importante è non snobbare mai quello che viene detto dall'altro, e soprattutto non cadere nel classico errore della sinistra di ritenere la massa un branco di 'gnoranti da educare. Lei fa nel suo intervento fa questo errore ben due volte (uno verso la popolazione Campese ed uno addirittura verso i propri lettori). Sul fatto poi di delegare le decisioni a pochi tecnici, sappiamo già che in Italia tale mentalità ha fatto danni enormi e non solo culturali. Saluti Gabriele Berti Caro signor Berti Visto la comunanza patresaia delle origini sarei tentato di darle del tu, ma rimango ancorato ad un rispettoso Lei e cercando di non abusare troppo del suo prezioso tempo: In ordine sparso a) In democrazia i tecnici sono strumenti, le politiche le decidono gli amministratori, i governanti ed i parlamentari che sono legittimati a farlo e se non lo sanno fare vanno mandati a casa e certamente non con una petizione; b) 120 iscritti (con un alto tasso di attività) all'Elba non sono pochi, sono anzi molti di più di quanto possano vantarne ad esempio "debolezze politiche" che qui vivono di riflesso della loro immagine nazionale, e magari fanno la voce grossa, ma ancora, solo tenendo conto del volume costante di iniziative degli ultimi venti anni, per affermare che Legambiente è poco presente all'Elba, bisogna vivere su Saturno e leggere le cronache locali di Fucecchio; c) Mi scusi ma è ridicolo ed offensivo paragonare i gratuiti insulti e le menzogne che mi è capitato spesso di leggere altrove con il trattamento, l'attenzione e la correttezza che le è stata riservata; d) Io non ho offeso i campesi in quanto tali (e neppure coloro che hanno firmato) ho semplicemente "letto" quelle cifre come il diffondersi tra la gente di un senso di sfiducia (preoccupante) verso gli strumenti di salvaguardia; e) Ovviamente in una petizione (ma pure in un vero referendum) non sarebbe lecito (né giusto) cercare di appurare con test se chi si esprime abbia compreso il quesito, ma per dirla in soldoni io penso che molti hanno interpretato la proposta di Tiberto come molto più radicale di quanto essa nella realtà fosse; f) Offese ai miei lettori? Dove? Quando? E' una solfa già sonata: i lettori (di destra e di sinistra) che mi fanno l'onore di continuare a leggere questo giornale, non sono degli sprovveduti e non sono dei masochisti che godono a farsi offendere o maltrattare. E poiché continuano a crescere è probabile che tra queste pagine elettroniche, al contrario di lei, ci si trovino benino. g) E poi un pelo di coerenza: non ci si può lamentare per essere stati "snobbati" e rilamentare quando si riceve una risposta articolata. h) Non mancano nei toni e nelle affermazioni un po' apodittiche che usa gli accenti critici sul come facciamo questo mestiere, sui titoli che scegliamo noi di Elbareport etc., ragione per cui comunica che ha deciso di tenersi lontano per non subire altri "predicozzi". Credo che lei abbia un altissimo concetto di sé medesimo e mi dolgo nel comunicarle che chi ci scrive di solito sa che tutto potrà attendersi fuorché una risposta ruffiana. In questo giornale si usa dire se possibile educatamente quello che si pensa, rispondendo ai noti maggiorenti come agli sconosciuti, ai supposti maestri di pensiero come agli umili, agli ammanitori di non richieste docenze deontologiche come a chi chiede per informarsi. Per noi è più importante captare il rispetto di molti che la benevolenza dei singoli. Non se ne abbia


vento libeccio mare scirocco

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