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Un giorno in Capitaneria

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 14 giugno 2003

La stagione turistico-balneare accelera, e si intensifica il lavoro della Guardia Costiera dell’Isola, che deve far salire e di parecchio i giri dei suoi motori, per far fronte alle necessità dettate dalla domanda di sicurezza e legalità in mare e sulle coste che in questo periodo si fa particolarmente intensa. E può accadere che una informale intervista, una “chiacchierata per fare il punto” con il Comandante della Capitaneria di Porto del capoluogo elbano Vincenzo Di Marco, sopo aver ricordato i recenti interventi sui turisti dispersi a Capo Poro e nel Golfo di Campo, sia interrotta da un’emergenza improvvisamente scattata. Tre (probabilmente poco provetti ) marinai del nord italia, a bordo di un 4.70 a vela, alle 18 hanno segnalato di avere un’avaria al timone e di non essere in grado di governare. La telefonata è rimbalzata in Capitaneria dal Commissariato di PS, i naviganti padani si ricordavano solo il 113, nel contatto dicono di aver lanciato “dei razzi di segnalazione verdi”. Saranno stati allergici al rosso? Ci si può scherzare perché è finita bene con la motovedetta CP 805 partita da Portoferraio e la 2077 che era in arrivo da Porto Azzurro inviate sul punto della richiesta di soccorso, ma precedute da un’imbarcazione privata che aveva casualmente incrociato quella in avaria e l’aveva rimorchiata a Rio Marina, dove erano in corso accertamenti condotti dal responsabile dell’Ufficio Locale della Capitaneria. Ad emergenza rientrata Il Comandante riprendeva il ragionamento iniziato precedentemente sul grande carico di lavoro a cui sono sottoposti gli uomini della Guardia Costiera dal controllo delle concessioni demaniali, che la nuova disciplina ha posto nelle competenze dei comuni, ma che debbono comunque essere controllate dalla Capitaneria. Ed in uno di questi controlli, effettuato solo da qualche ora nel territorio di Capoliveri. alla spiaggia della Madonna delle Grazie, i Marinai hanno trovato un noleggio di ombrelloni e sdraio il cui gestore risultava del tutto sprovvisto della necessaria autorizzazione. Il materiale è stato poto sotto sequestro, il titolare della non-concessione denunciato per la violazione compiuta. E poi c’è il problema della salvaguardia ambientale con lo stillicidio di episodi di inquinamenti da idrocarburi ultimo quello di Nisporto verificatosi venerdì: “Putroppo però – dice il Comandante – a differenza che in altre occasioni ci hanno avvertito quando il materiale era per la stragrande parte spiaggiato, abbiamo fatto intervenire il rimorchiatore attrezzato per l'antinquinamento ma in questo caso ha potuto poco più che disperdere l'iridescenza residua. Ma è strano per l'ufficiale che la chiazza oleosa questa volta abbia incrociato, non notata, la rotta delle navi in accosto ed in partenza da Portoferraio: "Non escludo - dice Di Marco - che il materiale spiaggiato venerdì fosse in galleggiamento ed in addensamento da qualche giorno in uno specchio oltre la rotta delle navi e più vicino alla costa". Poi il Comandante del Porto torna con i suoi uomini ad una faticosa "ordinaria amministrazione" (si fa per dire).


di marco piccola capitaneria

di marco piccola capitaneria

capitaneria cp 805

capitaneria cp 805