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ZPS: approvate le norme per la gestione, non ci saranno più "deroghe venatorie" Modifiche del territorio del Parco possibili solo in ampliamento nell'Elba Occidentale

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 23 settembre 2007

La Conferenza Stato Regioni ha espresso parere positivo sul decreto che stabilisce le norme per la tutela dei Siti di interesse comunitario (Sic) e delle Zone a protezione speciale (Zps) e individua criteri minimi di conservazione sulle aree naturali protette ai sensi delle direttive comunitarie 'Habitat' ed 'Uccelli', e che riguarda praticamente tutto il territorio di Gorgona, Capraia, Pianosa, Montecristo, Giglio, Giannutri, tutti gli isolotti dell'Arcipelago Toscano e gran parte dell'Elba: Monte Capanne-Enfola (praticamente tutta l'Elba Occidentale, anche le aree fori dal Parco Nazionale) e il territorio del PNAT che si estende nell'Elba Orientale. E' la conclusione di un processo che dura da anni e che più volte si è bloccato sulla contrapposizione tra interessi locali e indicazioni europee e l'Italia è stata ripetutamente richiamata dall'Ue. Ora, dopo un lungo confronto con le Regioni, a conclusione di mesi di lavoro, è stato elaborato un testo che parrebbe mettere d'accordo le parti. Con questo testo finalmente anche l'Italia avrà a disposizione strumenti avanzati per la tutela ambientale e potrà mettersi in linea con le norme comunitarie. Il ministro dell' dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Pecoraro Scanio, ha espresso «grande soddisfazione per il parere positivo espresso oggi dalla Conferenza Stato Regioni sul decreto che stabilisce norme per la tutela delle Sic e Zps. E' questo un passo importante che consentirà anche al nostro Paese di garantire con equilibrio il rapporto tra la tutela ambientale e le attività umane. Si avvia così a conclusione un processo che dura da anni e che finalmente fornirà anche all'Italia uno strumento di tutela naturale al pari dei Paesi europei più avanzati. Questo é un passo importante che consentirà anche al nostro Paese di garantire con equilibrio il rapporto tra la tutela ambientale e le attività umane». Si tratta di oltre 500 zone di protezione speciale (Zps) e di quasi 3000 siti di importanza comunitaria (Sic), per i quali sono state individuate una serie di misure per agricoltura, infrastrutture, impianti, attività venatoria cave e discariche. Il ministro ha dato la sua disponibilità a verificare sul piano costituzionale le richieste delle Regioni e Province autonome che volessero più autonomia in relazione ai rispettivi statuti. Il testo inoltre è stato redatto con la piena partecipazione del Ministero delle Politiche Agricole che, così, potrà meglio garantire la possibilità di utilizzo dei fondi della Comunità Europea. Soddisfazione è stata espressa dal sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali Guido Tampieri. «Il risultato raggiunto – ha commentato con particolare riferimento alle norme sulla caccia nelle Zps e nei Sic - rafforza un principio di riconoscimento e legittimazione di un apporto plurimo e responsabile di soggetti sociali diversi alla tutela dei beni naturali minacciati da una crescita disordinata. Il provvedimento ha ricercato un punto di equilibrio tra esigenze di tutela di habitat sensibili ed attività umane compatibili».


Le Prade Canne e giunchi

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