Qualche giorno fa (in diretta) prendemmo molto amabilmente per i fondelli Carlo Rizzoli, che nel corteo di protesta per la vicenda del canile sfilava tutto precisino ed azzimato inalberando un cartello in cui c’era scritto: “Sindaci educateci alla legalità!” che definimmo una manifestazione della sinistra “educatina e carina”, un cartello che spiccava tra altri decisamente più tosti, irriverenti e incazzati. In fondo però ci siamo rallegrati, la nuova area progressista che (almeno nella società civile) si sta formando mostra di avere molte e diverse anime. I girotondi, Firenze ci hanno insegnato la profonda articolazione di questa Italia nuova che s’avanza e per fortuna l’Elba non fa eccezione. Ieri però abbiamo scoperto dopo la sinistra abbaiante e quella carina, un’altra sinistra quella marittimo-armatoriale. Ci spieghiamo: Da sempre per inclinazione e mestiere siamo molto attenti alle manifestazioni del pensiero dei soggetti politici locali. Tra questi negli ultimi anni ha spiccato per riflessività proprio quello a cui siamo “storicamente” più vicini i D.S., sigla che ad un certo punto abbiamo temuto fosse l’acronimo di Determinatamente Silenti. Non parliamo della dirigenza federale rappresentata da quell’Ufo Garocco che ogni volta che interviene pubblicamente su problemi dell’Elba perde un’ottima occasione per tacere e che quindi è fuori, oltre che dall’orbita terrestre (Oltre gli anelli di Saturno per dirla con Finardi), di ogni discussione. Ci riferiamo alla rinnovata dirigenza locale querciaiola unitariamente partorita da emuli isolani della “sinistra vedova della sinistra” del correntone e dalle componenti “sinistra surgelata” di Massimo Findus D’Alema e “sinistra pallosa” di Paolo Montgolfier Benesperi. Orbene la risultanza di tutto ciò risulta cosi poco portata all’esternazione che i pesantissimi e preziosi lingotti di aureo pensiero una volta elaborati rimangono stoccati nel Fort Knox portoferraiese in Piazza della Repubblica e rarissimamente vedono la luce. Fuori succede di tutto, qualche volta anche l’ira di Dio, e sotto la nobile fonte inesausta di ghiande si elucubra. Abbiamo aspettative perfino minori di quelle di Nanni Moretti nel noto film: “D’Alema .. di’ qualcosa di sinistra!” ci limitiamo ormai ad implorare: “Ragazzi .. dite qualcosa!” Per questo l’altro giorno vedendo giungere un comunicato dai DS elbani, ci siamo rallegrati, pensando ad un intervento su uno dei tanti eventi che hanno proposto le cronache isolane, su un fatto “sentito” dalla gente. E dopo tanto grave silenzio cosa vediamo spuntare? Una nota sulla nuova compagnia marittima, questione indubbiamente importante, non lo neghiamo, ma che non ci pare non sia tra quelle che turbano i sonni della gente elbana. Evidentemente eravamo in presenza della manifestazione di una “sinistra marittimo-armatoriale” Sarà forse per questo che quando subito dopo, un conoscente, considerandoci forse, come si dice in tribunale, persona informata sui fatti, ci ha chiesto un incontro per ragionare sul DS dell’Elba abbiamo risposto: “Il tavolo a tre zampe chi lo porta, te o io?”