La Zona di Protezione Speciale della Natura e il valore scientifico e umanistico di Pianosa saranno i punti fermi del futuro dell'isola. Questo quanto emerso dal convegno "La Conservazione per Pianosa" che si è svolto giovedì a Marina di Campo presso l'Hotel Barcarola, organizzato dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano in collaborazione con il Comune di campo nell'Elba e la Provincia di Livorno. Il punto di partenza sono i dati delle ricerche archeologiche, geologiche, biologiche e meteorologiche, dati scientifici che configurano un'isola davvero particolare nel contesto del Mediterraneo: Pianosa assorbe naturalmente grandi quantità di anidride carbonica, nonostante la copertura arborea attualmente modesta e si pone come un vero e proprio case-history nel campo della mitigazione del rischio ambientale derivato dal surriscaldamento climatico in atto. A Pianosa c'è un patrimonio archeologico che basterebbe, da solo, a farne un museo all'aperto di importanza internazionale, ci sono possibilità di sperimentazioni agricole di grande valore e c'è, infine, un complesso di insediamenti che andrebbe tutelato e restaurato.Questi dati sono il presupposto perché la ricerca in questi campi prosegua il suo cammino fornendo alle istituzioni preposte alla gestione, alla conservazione, alla tutela e al controllo dell'isola, le motivazioni per la ricerca di un modello integrato. Un modello che metta d'accordo una fruizione contingentata e sostenibile e il rispetto delle normative europee di tutela (concretizzate nella ZPS), oltre che il vincolo archeologico. "C'è materiale scientifico sufficiente - dice Il Presidente Tozzi- per poter avere un quadro obiettivo sull'isola di Pianosa, su cui esiste un patrimonio di importanza assoluta tale da poter affermare che l'isola è un unicum da salvaguardare e che rischia di andare perduto se non se ne controlla la fruizione. Qui più che altrove, per il manifestarsi intrecciato della storia umana e naturale, è importante proteggere. Due punti -sottolinea il Presidente -dovranno guidare il tavolo di concertazione sull'Isola che sarà coordinato dalla Regione Toscana: l'evidenza scientifica e il fatto che si tratta di una zona a protezione speciale." Su questa linea è scaturita unanime la proposta di un tavolo operativo da aprire subito con tutti i soggetti competenti sull'Isola per trovare buone soluzioni e riavviare rapporti istituzionali in qualche caso difficili. A livello locale il PNAT riprenderà nel mese di ottobre la concertazione con tutti gli interessati per giungere a una regolamentazione degli accessi e delle permanenze su Pianosa in grado di durare almeno quattro anni con la soddisfazione di tutti.
Pianosa