La notizia del crollo di un controsoffitto in un ospedale con la conseguenza di due feriti, seppur lievi, avrebbe fatto notizia ovunque, ma senza dubbio da noi di più. Si perché questa notizia è venuta a ruota all’annuncio di un forte contributo da parte della Regione Toscana per le zone insulari e montane, notizia che nel corso di ogni anno viene data più volte, anche se il finanziamento annuale è uno. Allo stesso tempo si legge che le liste di attesa all’ospedale sono inaccettabili. Personalmente posso dire che in data 23 agosto 2007 ho prenotato un esame presso l’ospedale di Portoferraio e l’appuntamento mi è stato dato per il 15 gennaio 2008. La cosa mi ha leggermente infastidito, ma ancora di più lo sono stato quando l’addetta alle prenotazioni mi ha riferito che se volevo farlo a Piombino potevo anche andarci il giorno dopo. Così per un esame di 5 minuti un cittadino va a perdere non solo una mezza giornata, ma anche, in aggiunta ai soldi del ticket, quelli per la nave e i mezzi per arrivare a Villamarina. E’ stato come mettere nero su bianco le diversità di trattamento tra noi, cittadini elbani, e i cittadini del continente. E’ quindi inevitabile che l’attenzione ricada su quei finanziamenti messi a disposizione dalla Regione Toscana proprio per ovviare a questi problemi. E’ normale domandarsi quali progetti contenuti nel Progetto Elba sono stati effettivamente tradotti in servizi e attrezzature. Quanti, ad esempio, di quei centomila euro destinati alle famiglie che hanno avuto bisogno di ricoveri fuori dal nostro territorio, siano stati distribuiti e quanti, invece, siano ancora da spendere. Quali sono i servizi in più di cui i cittadini elbani possono oggi, e sottolineo oggi, usufruire, cioè prenotare con una semplice telefonata. Questi sono gli argomenti da affrontare nella prossima riunione della Commissione Sanità di cui chiedo al Sindaco Peria una convocazione a breve. È necessaria non calare l’ attenzione sulla sanità ; lunga è ancora la strada per una omogeneità di trattamento.
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