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Sinistra Democratica: Rifondazione offende e rifiuta il confronto

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 20 settembre 2007

Abbiamo letto con grande stupore la missiva inviata ieri alla stampa dal partito della Rifondazione Comunista. Al di là dei toni assolutamente spropositati, ci preoccupano i contenuti che emergono dal documento, per buona parte del tutto al di fuori della realtà. Secondo RC le responsabilità dei ritardi dell’amministrazione Peria sarebbero imputabili interamente a tutte le forze politiche che l’hanno sostenuto, tranne ovviamente loro. Siamo invece convinti che l’attuale amministrazione (insieme a RC) abbia messo a punto in questi anni un’opera imponente che ha permesso di raggiungere obiettivi non scontati e di grande rilievo: il risanamento finanziario dell’ente, l’aver dato alla città dopo molti anni un regolamento urbanistico serio, l’aver ricostituito un clima di trasparenza amministrativa. Certo eravamo e siamo consapevoli dei ritardi e dei problemi che hanno caratterizzato l’ente e che devono essere risolti per recuperare quella fiducia che nel 2004 ha permesso a Portoferraio Domani di ottenere ampi consensi. Per parte nostra, respingiamo le accuse fuori luogo da parte di RC, ribadendo che l' unica cosa alla quale siamo interessati ed attaccati è l' obiettivo della piena applicazione del programma, tanto da averlo messo all’ordine del giorno come questione centrale per risolvere la crisi e rilanciare l’amministrazione. Nessun atteggiamento di basso profilo, nessun intento di restare succubi della volontà altrui, ma solo un forte senso delle istituzioni e di responsabilità, che ci ha spinto fino all’ultimo momento a tentarle tutte per arrivare ad una ricomposizione pacifica della crisi, Rifondazione compresa. Una ricomposizione pacifica e di alto profilo, incentrata sulla proposta di ripartire dai contenuti, per mantenere gli impegni presi con i cittadini di Portoferraio. Appartiene poi alla corrente del surrealismo politico l’idea che RC sia stata ‘sbattuta’ fuori dalla giunta con il nostro consenso. Fin dal primo momento infatti ed in modo particolare nella riunione definita bulgara” dall' assente RC , Sinistra Democratica così come i Verdi, i Comunisti Italiani e il rappresentante dell’Isola e la Città, hanno suggerito al Sindaco ulteriori contatti alternativi al ritiro delle deleghe, dichiarando che se fosse andato avanti su quella linea, lo avrebbe fatto nell’ambito della propria autonomia istituzionale. Sulle offese gratuite che ci muove Rifondazione, speriamo fuggite dalla tastiera, non ci pronunciamo, preferiamo infatti tenere il confronto sul livello delle idee e delle cose da fare, evitando così di anteporre l’interesse particolare alle necessità e alle legittime aspettative dei cittadini. Oggi RC ci informa che il percorso di confronto all’interno della sinistra è sospeso, ne prendiamo atto con vivo dispiacere, tuttavia occorre ricordare ai nostri cari compagni che il confronto nasce dal dialogo e dalla volontà di discutere con pari dignità attorno alle questioni concrete, sia di rilievo locale che di rilievo nazionale. Rifondazione ha dimostrato, fin dall’inizio della crisi, di avere una concezione diversa di questo percorso, autoreferenziale, senza mai cercare il confronto, né con noi né con le altre forze della sinistra dell’Unione, mettendoci costantemente di fronte a decisioni già prese e chiedendoci semplicemente di ratificarle. Non funziona così! SD è oggi un movimento politico che magari può non avere la stessa solidità di un partito organizzato come RC, ma ha la sua autonomia, la sua forza sul territorio elbano e nelle Istituzioni, la sua dignità. Crediamo che il percorso unitario della sinistra debba andare avanti, al di là dei contrasti rispetto alla situazione di Portoferraio, un percorso nell’ambito del quale tutti hanno l’obbligo di mettersi in discussione, per iniziare un viaggio in mare aperto, dove tutti hanno la stessa dignità e la stessa importanza. Siamo convinti che se teniamo fermi questi presupposti ed in modo particolare il rispetto reciproco, senza figli e figliastri, anche le differenze nell’ambito di un percorso appassionante, ma non semplice, come quello della “sinistra italiana”, le differenze diventano una imprescindibile ricchezza che alza il livello del confronto politico e della capacità progettuale.


Alessi gragnoli consiglio comunale

Alessi gragnoli consiglio comunale