Un puntata mordi e fuggi, anzi pranza e fuggi all'isola d'Elba, in areo a bordo del loro Piper, per quello che doveva essere l'ultimo scorcio di un fine settimana di vacanza. Tutto regolare all'atterraggio isolano alle 12.57 i fratelli fiorentini (ma residenti a Zurigo) David e Francesco Pizzi (34 e 24 anni) ed i loro ospiti: una neozelandese ed un inglese comunicavano al personale dell'areoporto che si sarebbero fermati solo per il pranzo, ed erano stati visti allontanarsi a piedi da la pila in direzione di Marina di Campo. Tornavano dopo circa due ore e mezza ed alle 15.30 il Piper già rullava sulla pista, tutto regolare anche al decollo dallo scalo aereo isolano, così come nella breve sosta compiuta a Firenze da cui i quattro ripartivano alle 17.30 verso la Svizzera. Non mancava molto all'arrivo quando da terra si perdevano i contatti con il monomotore, che per cause che restano da chiarire, ma che potrebbero essere legate alla scarsa visibilità era precipitato nelle vicinanze del laghetto Ritom a 2000 metri di quota, dove il relitto del piccolo aereo, un PA28 contrassegnato HB-PGC, veniva individuato solo alle 11 di lunedì da un elicottero federale. Le squadre di soccorso trovavano i due fratelli fiorentini gravemente feriti ma ancora in vita, niente da fare, purtoppo, per i loro passeggeri che occupavano la parte destra della carlinga spezzata e che erano probabilmente deceduti sul colpo.
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