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Controcopertina- Solforetti: Porto Azzurro, non ci resta che piangere!

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 18 settembre 2007

Anche a Porto Azzurro si va per chiudere la stagione turistica. Una stagione estiva, quella Longonese che purtroppo ha visto le sue serate animate solo dalle passeggiate dei nostri ospiti dedicati al trinomio barche-gelato-bancarelle la prima sera, gelato-bancarelle-barche la seconda, bancarelle-gelato-barche la terza. La quarta sera chissà se sono rimasti. Si, perché mentre gli spazi pubblici di affissione pullulavano dei manifesti degli altri paesi, Portoferraio, Capoliveri, Marciana e Marciana Marina, a Porto Azzurro ci si nascondeva dietro la frase, enunciata in campagna elettorale “I bar e ristoranti straboccano di gente!!!” . Mah, sarà… Non si può certo imputare alle elezioni amministrative appena trascorse la mancata programmazione di manifestazioni, perché qualsiasi sarebbe stato l’esito un Comune turistico non avrebbe mai potuto prescinderne. E inutile investire su una piazza, farla diventare il fiore all’occhiello del paese, per lasciarla, con tutto il rispetto, al “Pagliaccio Catenaccio”. Perché non varolizzare le tante zone del paese circostanti la piazza, in cui far suonare musica e diffondere “cultura” che potrebbero dare quelle note di colore al nostro Paese che in questa estate, ma anche nelle precedenti estate, sono mancate. Perché non ripetere quella bella iniziativa di un po’ di anni fa, “Musica per le vie” e trasformarla in “Musica, Teatro e libri per le vie”? L’impressione che si ha è che oltre alla constata assenza di un programma di iniziative si viva alla giornata, aspettando che qualcuno insista per qualche evento e solo allora si cerca di rimediare. Bisogna sperare nello spirito di iniziativa di qualche commerciante della zona del mercato che autofinanziandosi chiama qualche buon musicista a suonare. Perché gli altri paesi dell’Elba sono capaci di organizzare il De Andre Day, l’Elba Jazz, il Festival Internazionale Elba Isola Musicale d'Europa, incontri con autori e giornalisti famosi, premi letterari e feste eno-gastronomiche mentre cittadini, operatori turistici ed ospiti di Porto Azzurro si devono accontentare di Pagliaccio Catenaccio e della festa canina? Perché l’Amministrazione non entra nel circuito elbano dei festival “Toscana Jazz” e “Suol Island Festival” collegato al Pistoia Blues? Mi chiedo perché insistere ancora con questo carnevale estivo della sfila storica (solo le scarpe ci costano 2.500 euro), senza alcun progetto culturale alle spalle, a cui per partecipare bisogna esser amico o parente di qualcuno, che quest’anno è stata pubblicizzata con quattro manifesti a partire dal pomeriggio precedente non in tutti i comuni e soprattutto senza neanche l’annuncio sul sito (rimasto fermo alla “gara su fagiani liberati”), che ci costa la bellezza di 30.000 euro. Se a questo importo aggiungiamo quello dei fuochi d’artificio possiamo constatare che il 2 settembre quest’anno a Porto Azzurro è costato 60.000 euro. Demagogico, ma mai come ora è azzeccato dire “Sai quante cose ci fai con 60.000 euro…”. E pensare che quest’anno è mancato il concertone-dimentica-estate-senza-eventi, per cause non troppo chiare. C’è il concerto, no non c’è, c’è Demo Morselli, no non c’è più, fatto sta che il concerto non c’è stato. Un giorno da leone quando ne hai 364 da coniglio non ti serve a niente, occorre dedicare più attenzione a queste settore, tralasciato per precisa volontà o per incapacità, il solo che ci permette di stare al passo con gli altri comuni, molto più avanzati di noi. Il Comune di Campo nell’Elba ha un sito che elenca i suoi eventi e un bilancio pubblico dei festeggiamenti che ammonta a 26.570 euro. Come è possibile? A differenza nostra il Comune di Campo nell’Elba ha saputo affidare l’organizzazione a delle persone che credono nella cultura, nella musica, in ogni forma artistica e si impegnano nella riuscita di tali eventi. Ma se questo stato dei fatti è frutto di un preciso disegno politico qualcuno dovrebbe spiegarci i vantaggi e benefici di tale atteggiamento. Per organizzare qualsiasi evento culturale o manifestazioni di altro genere serve tempo, passione, volontà e capacità organizzative. Non inserisco volontariamente capacità economiche perché sarei contraddittorio con ciò che ho appena detto, ma cosa manca a Porto Azzurro di queste quattro qualità? Pensare che esiste un’Associazione di Promozione Turistica e Culturale per Porto Azzurro (leggasi Comitato festeggiamenti). Un’Associazione sconosciuta ai più, alle persone normali, a quelle persone che per una vita hanno costruito carri, hanno fatto sagre e feste in piazza. Un’Associazione chiusa in se stessa, un organo dell’Amministrazione e del suo entourage. Se possibile però bisognerebbe attivare la procedura di commissariamento per prolungata inattività. Non ci resta che piangere. Davide Solforetti Consigliere comunale del Comune di Porto Azzurro dade.solfo@inwind.it www.federicoregini.it/forum


porto azzurro panorama da mare

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