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Controcopertina -Greenpeace: Amp di Portoferraio: vincente il modello Scoglietto

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 16 settembre 2007

Lo scorso 31 luglio il Sindaco di Portoferraio, Roberto Peria, ha consegnato a Greenpeace la “Proposta di Zonizzazione e Regolamentazione della A.M.P. nel Comune di Portoferraio" chiedendo un commento. "Greenpeace – si legge nel lungo resoconto che pubblichiamo nella sezione AMBIENTE , steso dal responsabile della Campagna Mare, il biologo Alessandro Giannì - apprezza lo spirito del documento, e spera che esso sia servito ad una discussione franca, aperta e partecipata sulla questione delle Aree Marine Protette". Nell'introduzione si legge: "Considerate le premesse, che indicano nel turismo l’attività prevalente dell’economia elbana, sarebbe stata utile un maggior approfondimento sui possibili fattori di pressione e di rischio che gravano sul territorio e su come l’AMP può aiutare a progettare un futuro più favorevole a tali attività. Tali valutazioni sono cruciali per orientare le scelte dell’uso del territorio, inclusi i possibili obiettivi di un’AMP; -sarebbe stato utile accennare meglio alla questione della vigilanza sia entro che in prossimità dell’AMP, giacché questo è un fattore critico (non l’unico, naturalmente) per definire il destino (fallimento o successo) delle AMP; -nel documento non è indicato con chiarezza l’obiettivo di permettere un recupero delle risorse ittiche in mare. Si considera la pesca come attività residuale (o… è residuale perché non ci sono più pesci?) e si propone di lasciare campo libero alla pesca sportiva. Ci permettiamo di descrivere e proporre uno scenario alternativo; -riguardo allo specifico della proposta di zonazione, senza entrare nel merito delle scelte sui siti ci permettiamo di riferire alcuni dati scientifici sia sulla tipologia delle AMP, sia sull’estensione delle medesime. Anche in questo caso, le scelte dipendono dagli obiettivi che si pone l’azione di governo del territorio: se l’obiettivo è quello di tutelare le risorse per aumentare la pesca, allora una tutela analoga a quella dello Scoglietto di Portoferraio dovrebbero essere estesi al 30/40 % delle acque costiere dell’Elba". (IL TESTO INTEGRALE NELLA SEZIONE AMBIENTE)


alessandro giannì greenpeace

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