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Perchè tagliare i fondi per gli insegnanti di sostegno e non i viaggi dei ministri?

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 15 settembre 2007

L’amico Massimo Forti, come me Longonese, tramite la stampa ci mette a conoscenza che le nomine degli insegnanti di sostegno nelle scuole elbane sono in ritardo rispetto all’inizio dell’anno scolastico e che comunque, a regime, saranno nettamente inferiori alla richiesta. Una signora di Milano, Ivana Leone, affronta lo stesso problema inviando, tramite il sito della Repubblica, una lettera aperta al Ministro competente che consiglio di leggere (“Il mio Luca , bello e difficile che ha perso l’aiuto della scuola”). L’ultima finanziaria sembra abbia tagliato del 50% i fondi per gli insegnanti di sostegno della scuola: mi chiedo, ma con tutto quello che era tagliabile, tassabile, imponibile proprio la scuola bisogna colpire e più in particolare, del variegato mondo della scuola italiana bisogna colpire proprio quella particolare voce della spesa del bilancio ministeriale? In un persistente periodo di vacche magre non era forse più giusto tagliare i troppi sovvenzionamenti (fra l’altro ai limiti dell’anticostituzionalità) di cui godono le tante scuole private esistenti in Italia? Siamo sicuri che non vi siano sprechi nella Pubblica Amministrazione da eliminare prima di mettere mano ai fondi destinati al sostegno scolastico? Proprio oggi si viene a sapere che il Vice Premier Rutelli ed il Ministro della Giustizia Mastella, per andare a premiare rispettivamente, il primo ed il terzo classificato del Gran premio di F1 di Monza, si sono serviti domenica scorsa di un aereo della flotta di stato, un bireattore Airbus della capacità di un centinaio di posti; al seguito c’erano famigliari, portaborse e qualche altra persona non meglio identificata (leggetevi al riguardo il bel pezzo di Massimo Gramellini sul sito della Stampa: “Son Ministro e volo a spese vostre”) Da Linate a Monza i due ministri si sono poi serviti di un elicottero noleggiato presso una compagnia privata: il costo di tutta l’operazione non è facilmente quantificabile, ma dovrebbe variare da un minimo di 20.000 ad un massimo di 50.000 euro. Sempre oggi diverse agenzie lanciano la notizia di un altro Ministro, D’Alema, preoccupato per il fenomeno Beppe Grillo simbolo, secondo lui, del un pericoloso fenomeno di una montante “marea antipolitica”. Una volta Massimo D’Alema scrisse un libro “Un Paese normale” che era ed è un auspicio condivisibile e si potrà avverare quando la nostra classe dirigente saprà colmare il distacco abissale che oramai la separa dal vivere quotidiano e dai relativi bisogni e sentimenti dei cittadini.


francesco rutelli

francesco rutelli