Il 10 settembre in una sala convegni quasi deserta, il Sindaco di Marciana Marina Andrea Ciumei e il Presidente della Comunità del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano Pietro Paolo d'Errico hanno presentato la proposta di Area Marina Protetta dei Comuni Elbani. La scarsa partecipazione è stata il frutto sicuramente di una pessima organizzazione dell'evento, forse dovuta alla palese impreparazione dimostrata dal Sindaco e dai suoi silenziosi Assessori durante il convegno, ma è sicuramente stato un peccato visto che i cittadini, i pescatori professionisti e sportivi di Marciana Marina avrebbero potuto misurare dal vivo quanta distanza corre tra le promesse e le accuse elettorali e le proposte vere che l'Amministrazione marinese ha fatto a soli due mesi dalle elezioni. Ai pescatori era stato raccontato, barca barca, che Umberto Mazzantini, in caso di vittoria della nostra Lista, non li avrebbe più fatti pescare perché avrebbe fatto una grande zona A o B dove sarebbe stati vietati la pesca, il transito, la balneazione. Bisogna anche dire che i Consiglieri Comunali della destra che più si sono distinti in questa opera di disinformazione ai confini della diffamazione propagandistica, il 10 settembre hanno avuto almeno il buon gusto di non essere presenti. La proposta dell'Amministrazione Comunale (in allegato) che dovrebbe essere presentata alla riunione della prossima settimana con il Ministero dell'Ambiente prevede una Zona B che si estende per un chilometro in linea d'aria lungo la costa dalla punta dopo la Feniccetta (prima di quella del Nasuto) ad oltre la Punta della Madonna e si estende verso mare per un chilometro. In questa zona B, che non ha nessun collegamento con la zona C prevista dal Comune di Marciana dalla Cala alla foce del Fosso della Noce (un po' prima del Cotoncello), secondo quanto detto da Ciumei e da D'errico, sarebbe proibita la pesca, mentre nella proposta del Ministero dell'Ambiente la pesca professionale in zona B era consentita e quella sportiva era consentita con lenze, nattelli e traine. Il Comune prevede anche una stranissima zona C di appena 500 metri di estensione costiera che va da dopo la Crocetta fino alla Punta dello Schioppo ma si spinge verso il mare per un chilometro. Una zona che in questo modo non ha nessun valore né ambientale né di salvaguardia delle risorse ittiche. Inoltre il Comune di Marciana Marina, come le altre Amministrazioni elbane, chiede in cambio dell'Area Marina protetta interventi per la depurazione dei liquami fognari, una cosa vitale per un Paese come il nostro senza depuratore, ma poi tiene fuori dall'Area Marina Protetta la condotta sottomarina di scarico nella cui zona la pesca è comunque vietata come nell'area della Fenicia-Fenicetta dove arrivano i cavi telefonici. La proposta del Comune non è convincente e rischia di essere da un lato troppo penalizzante, dall'altro inefficace e non gestibile visto i corridoi che permettono incursioni di ogni genere. Come già annunciato durante l'incontro dal Consigliere Mazzantini, il Gruppo Lista Civica per Marciana Marina suggerisce al Sindaco ed alla Giunta una maniera per arrivare ad un'Area Marina Protetta che, coerentemente a quanto da noi detto in campagna elettorale, garantisca protezione, corretto uso del mare e soddisfacimento delle esigenze locali: 1) arretramento a 250/300 metri dalla costa della zona B, vista la profondità dei fondali raggiunti a poca distanza dagli scogli in quella zona, inglobando comunque al suo interno sia il relitto romano della Punta del Nasuto che le aree di immersione subacquea più belle da valorizzare con la messa in opera di boe dedicate. 2) Accordo con i pescatori professionisti per forme di gestione delle attività di pesca nell'area dove consentire comunque la pesca di superficie con lenze, nattelli e traine; 3) Estensione della zona C (dove sono consentite la pesca professionale per i residenti, il transito, la balneazione, l'ancoraggio al di fuori delle praterie di posidonia, ecc. ed è autorizzata la pesca sportiva per i non residenti) intorno alla zona B, fino a raggiungere ad ovest la zona C del Comune di Marciana che parte dal Fosso della Cala e ad inglobare ad est la condotta sottomarina di scarico dietro gli scogli della Torre per avere sicurezza dei finanziamenti per la depurazione dedicati alle Aree Marine Protette, inserendo così aree oggi precluse alla pesca ed all'ancoraggio anche nelle carte nautiche; 4) Diversa estensione costiera della zona C verso il golfo di Procchio a protezione della prateria di Posidonia con una maggiore copertura della fascia costiera, inglobando almeno anche la zona di grande pregio naturalistico di Cote Tonda con una diminuzione ( 500 metri?) dell'inutile estensione di un chilometro verso il largo; 5) Si alla zona D speciale contro la pesca a strascico che invece il Comune non vuole, ma intanto chiede che venga applicata la stessa protezione (già proposta dal Ministero dell'Ambiente) con una legge ordinaria che impedisca strascico e pesca di circuizione entro le 2/3 miglia, cioè con una norma che il Parlamento non riesce ad approvare da moltissimi anni.
Proposta AMP comune Marciana Marina