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Sequestrato yacht da un milione di euro, a bordo anche manodopera clandestina

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 12 settembre 2007

I finanzieri della sezione operativa navale della guardia di finanza di Portoferraio, nell’ambito di controlli lungo le banchine e gli attracchi turistici dell'Elba, hanno proceduto al sequestro di uno yacht “canados 70”, lungo 23 metri e di 50 tonnellate di stazza, stimato intorno ad un milione di euro, battente bandiera italiana ed appartenente ad un cittadino residente a Roma. L'intervento delle Fiamme Gialle, che ha preso le mosse grazie alla collaborazione dei comandi del Lazio e della Campania, consentiva di scoprire che l’imbarcazione riportava sulle fiancate una “targa” ed un nominativo risultati cancellati da circa dieci anni dai registri delle imbarcazioni da diporto (r.i.d.). Inoltre il proprietario, durante il controllo, esibiva una licenza di navigazione di imbarcazione simile intestata ad un’altra proprieta’, rendendosi responsabile del reato dell’utilizzo di falsi contrassegni di individuazione. I finanzieri, accertando peraltro la mancanza della copertura assicurativa obbligatoria, hanno quindi denunciato il responsabile alla procura della Repubblica di Livorno, sottoponendo a sequestro il bene. Le “Fiamme gialle” a bordo dell'imbarcazione individuavano anche due giovani donne di nazionalita’ boliviana - prive di regolare permesso di soggiorno - impiegate stabilmente in “nero” da oltre un anno quali baby-sitter ed aiuto domestiche della famiglia romana proprietaria del motoyacht. Anche in questo caso e’ scattata la denuncia penale nei confronti del datore di lavoro per la violazione al testo unico sull’immigrazione clandestina. Le due donne extracomunitarie, a seguito del provvedimento espulsivo a firma del questore di Livorno, sono state accompagnate dai finanzieri al centro di permanenza temporanea di Roma, mentre proseguono le investigazioni inerenti la provenienza e la legittimita’ del megayacht. Le indagini si sono avvalse di approfondite analisi di “intelligence”, volte a monitorare i numerosi movimenti del diporto nelle isole dell’Arcipelago toscano al fine di effetturae controlli ben mirati. Sempre in questi giorni, caratterizzati da numerosi attracchi e movimenti di piccole e grandi unita’ da diporto in particolare lungo il periplo elbano, i finanzieri della sezione operativa navale, non escludendo che molta manodopera impiegata anche sui bellissimi yacht possa essere costituita da maestranze in “nero”, evidentemente a buon mercato, hanno effettuato mirati controlli, individuando, su una vera e propria “nave da diporto”, un extracomunitario addetto alle pulizie (in questo caso filippino), anch’egli privo dei documenti di soggiorno. Anche in questo l’armatore della nave e’ stato denunciato alla procura della repubblica labronica. Gli accertamenti di questi giorni inducono a confermare come, anche nel settore della nautica da diporto, il “sommerso da lavoro” sia radicato e spesso coinvolga proprio quelle figure meno protette, quali appunto i soggetti extracomunitari non in regola con il permesso di soggiorno.


megayacht sequestrato finanza

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