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Una lettera contro il campanilismo nella ricorrenza del centenario di Capoliveri

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 11 settembre 2007

Colgo l’occasione del centenario della nascita del Comune di Capoliveri per fare gli auguri ai miei compaesani e, ovviamente, anche a me stesso viste le mie origini ed i legami ancora molto forti che ho con Capoliveri; . Purtroppo per motivi di lavoro non ho potuto partecipare al Consiglio Comunale che sanciva i cento anni del Comune, ma ho seguito e letto dai media l’avvenimento storico. L’aspetto che mi più mi ha fatto piacere, oltre la presenza di tutte le istituzioni, cosa ovvia visto l’evento, sono state le dichiarazioni dei sindaci, significative perché da tutti è emerso più o meno velatamente il senso di appartenenza alle rispettive comunità. Questa è una caratteristica molto Elbana, positiva si intende, ma che spesso ci porta alla litigiosità che in alcuni casi può essere anche folcloristica, in altri invece sfocia in diatribe che, seppur legittime perché fanno parte della vita democratica, non fanno altro che allungare, diluire i tempi di risoluzione delle problematiche. Cosa voglio dire con questo? Io mi definisco un Capoliverese indigeno – doc da generazioni per quanto mi è dato sapere , ma con un forte senso di appartenenza anche alla comunità Longonese per motivi affettivi e professionali facilmente comprensibili, impegnato nella vita politica e sociale del paese grazie all’ amico Maurizio Papi che mi ha dato questa opportunità ed al quale sono molto legato. Per cui il famoso “campanilismo” per quanto mi riguarda fa parte della storia (ricordarlo è un dovere perché è un aspetto importante del nostro passato), ma non può andare al di là di una partita di calcio (ed anche in questo caso oggi avrei qualche perplessità); i lampioni di Mola fanno oramai parte della “preistoria”. Non voglio con questo sponsorizzare un nuovo accorpamento tra i due Comuni, ognuno ha la propria specificità, le esigenze possono, talvolta, essere diverse, ma esistono o potranno esistere progetti comuni (un esempio su tutti il porto turistico a Mola) che in un futuro, neppure tanto lontano, potrebbero proiettare entrambe le comunità in un ottica di collaborazione con benefici per tutti. Sono sicuro sarebbe anche l’occasione per un salto di qualità intellettuale, sociale ed anche, perché no, economica; per cui festeggiamo i cento anni della separazione dall’allora Comune di Porto Longone, ma che il 6 settembre 2007 sancisca l’inizio di un nuovo periodo storico in cui i due Comuni almeno virtualmente si riavvicinino per sviluppare sinergie comuni. Un saluto affettuoso agli abitanti di Capoliveri e Porto Azzurro. Con orgoglio


panorama pitte e golfo di mola gavassa

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