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Cooperativa ecologica per il Peep: "vogliamo gli stessi diritti degli altri"

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : domenica, 09 settembre 2007

Una casa ecologica, esposta ai benefici del sole, al raffreddamento del vento, isolata acusticamente e realizzata con materiali atossici e naturali. Tutto questo a prezzi popolari, circa 2mila euro al metro quadro. E’ il sogno, o meglio l’obiettivo, della cooperativa “La casa ecologica della costa toscana”. I soci, tutti aspiranti proprietari di prima casa senza velleità speculative, “non affitteremo mai la casa nei mesi estivi perché ne abbiamo davvero bisogno”, sono già una trentina e nella presentazione alla stampa del loro progetto hanno avanzato dei particolari timori. “Ci sentiamo dei vasi di coccio in mezzo a vasi di ferro”. Riferendosi all’allarme lanciato alcuni mesi fa dal sindaco di Portoferraio per mettere in guardia i cittadini da coloro che promettevano alloggi popolari in cambio di acconti, i soci temono che intorno ai terreni in cui sono previsti i piani Peep si scateni una guerra speculativa. “Alcune cooperative di costruttori hanno già comprato a prezzi vertiginosi, è perlomeno un modo molto spericolato di investire dato che la proprietà del terreno non dà nessun diritto a costruire”. I bandi infatti non sono ancora usciti e nessuna ditta si è aggiudicata gli appalti. Nel caso che un bando sia assegnato ad una cooperativa diversa dal proprietario del terreno quest’ultimo sarà espropriato ad un prezzo leggermente inferiore a quello di mercato. Allora perché tanto affannarsi a comprare senza nessuna certezza? “Anche a noi è stato offerto di comprare a prezzi altissimi- dicono i soci della cooperativa il cui Cda è composto da presidente Stefano Miliani, da Carlo Rizzoli, Giovanna Neri, Gianluca Galli, Michele Di Lena, Angelo Tassello, Giacomo Insalaco , ed in qualità di progettista Massimiliano Pardi – ma abbiamo rifiutato, anche perché comprare a quelle cifre significherebbe incidere sui costi finali”. “Siamo in ansiosa attesa dei bandi – concludono i soci – così vedremo in che direzione andranno i criteri di costruzione, sebbene già nel regolamento urbanistico di Portoferraio siano inserite norme per la bioarchitettura, e soprattutto per dare una risposta alle 140 famiglie in attesa di prima casa”.


casa ecologica bioarchitettura

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