In seguito alla deliberazione dello scorso marzo riguardante l’individuazione degli interventi inerenti le attività turistiche ricreative e di educazione ambientale sull’Isola di Pianosa, l’Ente Parco ha approvato le linee guida per le escursioni in kayak. Si tratta di una nuova opportunità di sviluppo e valorizzazione del patrimonio naturale dell’Isola di Pianosa che sarà offerta a partire dalla prossima stagione turistica, nonché di uno degli interventi programmati per il ripristino di parte dell’Isola che permetteranno l’allargamento della fruizione di Pianosa da parte dei turisti. I proventi dei diritti d’ingresso che ne deriveranno saranno reinvestiti nell’ambito degli onerosi progetti di riqualificazione ambientale dell’area protetta sostenuti dal Parco, nonché nella predisposizione di tutti quegli interventi che si rendono necessari per una migliore salvaguardia e fruibilità dell’Isola di Pianosa. E’ opportuno rilevare che fino ad oggi l’Ente Parco ha destinato ingenti risorse finanziarie per il recupero ambientale e funzionale dell’Isola ed ha deciso di avviare le escursioni in kayak per una maggiore fruizione delle aree marine. Inoltre, l’adozione di questa delibera pone concretamente in essere la volontà del Parco di avviare un processo di valorizzazione delle aree protette, attraverso ipotesi che consentano di produrre entrate da autofinanziamento e quindi in grado di offrire un valore aggiunto anche in termini economici all’Ente, secondo quanto più volte raccomandato dal Servizio Conservazione della Natura del competente Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Un’importante novità, dunque, che riguarda la possibilità di effettuare escursioni a mare, attraverso le attività di kajak fermo restando che le escursioni a mare, debbono avvenire esclusivamente con guide ufficiali del parco o, in mancanza di queste, con guide ambientali riconosciute ex L.R. 54/97 in misura di una ogni 8 persone e che l’accompagnamento debba essere svolto da persone di comprovata esperienza dimostrabile con brevetti rilasciati dall’apposita federazione e/o attestazioni che dimostrino lo svolgimento professionale di attività di guida per gruppi in kayak o canoa da almeno 2 anni. Inoltre, la navigazione dovrà osservare le disposizioni previste dalla normativa vigente in materia e gli accompagnatori dovranno dotarsi di mezzi di comunicazione di emergenza. La zona di mare individuata, in via sperimentale, è quella ricompresa tra Cala Giovanna e Punta dell’Arco anche con possibilità di circumnavigazione dell’isolotto della Scarpa attraverso escursioni in kayak anche biposto. Durante le escursioni è vietato fare il bagno, usare la tecnica dell’eskimo, avvicinarsi alla costa a meno di 5 metri, disturbare la flora e la fauna marina, avvicinarsi alle boe che saranno posizionate dall’Ente Parco.
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