Mercoledì 12 settembre alle ore 18 nel Chiostro del Centro Culturale De Laugier di Portoferraio verrà presentato il libro “Poesie Mindfield – Campo Mentale” di Gregory Corso (Newton Compton Editori). Interverranno il curatore Massimo Bacigalupo e il poeta elbano Manrico Murzi. Poeta maledetto, Gregory Corso rappresentò pienamente lo spirito di ribellione al conformismo nella stagione della Beat Generation. Autore di grande finezza e potenza, originalissimo erede dell’amato Shelley, fece dei suoi versi un diario esistenziale, animato da visioni drammatiche e sempre irriverente, spesso al confine dell’assurdo e del non-senso. Ragazzo di strada, lui stesso racconta di aver conosciuto i grandi autori del passato durante i lunghi e frequenti soggiorni in prigione. Ma non approfitta di queste vicende patetiche per piangersi addosso, né scende mai a compromessi, rimanendo fedele alla sua stella e al suo sogno. L’antologia Mindfield (Campo mentale) è stata curata da Corso stesso e contiene il meglio delle sue raccolte poetiche, fra cui Benzina e Lunga vita all’uomo, insieme ad alcuni inediti come il poema Rapporto di campo, ed è arricchita dai disegni dell’autore e dalle presentazioni di Allen Ginsberg e William S. Burroughs. Gregory Corso nacque a New York nel 1930 da genitori italiani minorenni ed ebbe una giovinezza sbandata. Scopertosi poeta nelle biblioteche delle carceri in cui fu detenuto, fu salutato dai padri della Beat generation come uno di loro. Pubblicò sei raccolte di poesie, fra cui spiccano i versi della formidabile Bomba e dell’ironica Matrimonio. Condusse vita itinerante fra l’America e l’Europa, messaggero della poesia cui era devoto, più volte sposandosi e divenendo padre. Morì nel 2001 e volle essere sepolto nel Cimitero degli Inglesi a Roma. Massimo Bacigalupo insegna letteratura americana alla facoltà di lingue dell’Università di Genova. È saggista apprezzato (L’ultimo Pound, 1981; Grotta Byron, 2001) e curatore di edizioni pionieristiche (Preludio di Wordsworth, Canti postumi di Pound, Lettere a Scottie di Fitzgerald), per le quali ha ricevuto il Premio Monselice e il Premio nazionale di traduzione. Per la Newton Compton ha curato Poesie 1905/1920 di Thomas S. Eliot, Poesie. Questi sono i miei fiumi di Lawrence Ferlinghetti e Belli e dannati di Francis Scott Fitzgerald.
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