Non sono avvezzo al presenzialismo grafomane tipico di alcuni personaggi della politica elbana, ma le recenti esternazioni dei DS mi hanno sollecitato ad intervenire. Il recente congresso dei DS elbano (di quelli che hanno sposato il progetto del PD) ha prodotto, mi pare, una nuovo modo di fare politica che si articola su due fronti. Da un lato, interventi quotidiani sulla stampa, fulcro della ricerca di visibilità che altrimenti non sarebbe possibile in altro modo dato che, forse, ritengono superato il contatto con la gente per discutere dei loro problemi quotidiani. Dall’altro criticare tutto ciò che proviene da sinistra, con interventi che hanno come obiettivo quello di convincere l’opinione pubblica della bontà del progetto del Partito Democratico. Un progetto che guarda all’autosufficienza, cosa legittima per un partito ma difficile da realizzarsi in Italia e che, man mano che trascorre il tempo, appare all’opinione pubblica come scontro tra i vari candidati alla sua guida e come un’ operazione di potere, senza ideali né valori, per non parlare di utopie. Tanta parte del popolo di sinistra è disorientata e sta prendendo in seria considerazione di non andare più a votare. Dato che definisco allarmante e che dovrebbe preoccupare tutto il Centrosinistra. Ciò che non comprendo è questo spirito antagonista verso Sinistra Democratica che dovrebbe essere il naturale alleato del PD (non per niente ci siamo lasciati augurandoci reciprocamente “ buona fortuna compagni”) che invece inizia ad essere considerato più che un avversario,(la storia non si ripete ma le verosimiglianze, si). Il compagno Coluccia ci chiama scissionisti, denigra la Giunta della Comunità Montana e non si capisce se lo fa per insipienza o volutamente. Il segretario elbano DS fa proposte politiche che pur condivisibili, non sono una novità per l’Elba. La novità sarebbe quella di vedere i problemi che tutti conosciamo, finalmente risolti. Problemi che spesso sono stati bloccati da veti incrociati di qualche amministratore, dalla politica elbana di destra e di sinistra, fatta di personalismi e di ricerca del ruolo di “prima donna”, da parte di qualche personaggio, infischiandosene dell’interesse generale, compito primario per chi ha le sue radici nella sinistra. L’altra novità sarebbe quella di guardare al complesso della società elbana, ma pensando ai giovani ed ai loro problemi alle condizioni di precariato che sono costretti ad accettare pur di trovare un lavoro, al fatto che sono spremuti come limoni, in molte strutture turistiche, costretti a lavorare dodici ore al giorno ricevendo il compenso per otto ore, dopo aver firmato, in molti casi le dimissioni in “bianco”. I giovani che sono sempre più disinteressati alla politica, non credono più a nulla perchè ormai mancano punti di riferimento certi. Un’altra novità sarebbe quella di rendere migliori e più efficienti i servizi (rifiuti, che da tempo siamo tutti impegnati a risolvere e sappiamo che non è facile, ma è inaccettabile che per 20 giorni di agosto le campane del vetro, nel Comune di Rio Marina, non siano state svuotate e con i sacchetti pieni di bottiglie tutt’intorno; oppure i trasporti, dove la società Toremar sta pensando di far pagare il biglietto alle biciclette che si trovano sopra il tetto e dentro le auto, anche smontate. Non cito volutamente la Sanità perché ritengo che, tra grandi difficoltà, qualche cosa in positivo si muove). Può darsi che a qualcuno ciò non interessi oppure si pensi che “nuovi equilibri” saranno in grado di risolvere il tutto. Sarebbe interessante capire verso chi guarda il nuovo gruppo dirigente dei DS. Pensano forse a nuovi equilibri? Lo dicano, sarebbe un elemento di chiarezza. Noi diciamo che siamo a sinistra e vogliamo rappresentare coloro che guardano ad una sinistra di governo ed abbiamo la presunzione di volere una sinistra più forte e rinnovata. Il centrosinistra è la coalizione nella quale ci riconosciamo. Un ‘ultima considerazione: ma davvero si pensa che l’enorme mole di lavoro svolto dalla Giunta della Comunità Montana ed i risultati ottenuti si sarebbero potuti ottenere con la Conferenza dei Sindaci, dove anche sulle gestioni associate emerge la necessità di un ruolo di carattere comprensoriale riconosciuto dalla Regione Toscana. (Inoltre, senza togliere niente agli amministratori e alla nuova gestione del territorio, vorrei ricordare che se non era per il compagno Riccardo Conti, chissà se….) Non scherziamo, cerchiamo di stare con i piedi per terra e cerchiamo di remare tutti, forze politiche e istituzionali, nella stessa direzione. Sono sicuro che sia questa la vera novità della politica elbana.
DS Congresso Campo Mario Giannullo