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Non è vero che ciò che non si paga non vale

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 02 settembre 2007

Caro Sergio io non lo so se per te Elbareport è l'occupazione primaria e lo scopo della tua vita (come dice l'iperattivo Cioni), per quello che scrivi mi parrebbe di no, in ogni caso ti volevo ringraziare per il tuo lavoro, che apprezzo come tanti che conosco ogni mattina quando ti leggo. Certe volte posso essere più d'accordo con quello che scrivi ed altre volte meno. E' normale, mi capita anche con Repubblica la Stampa il Corriere della sera, per dire i miei tre quotidiani preferiti. Però certe volte hai scritto pezzi che mi sono stampato e messo da parte per come erano scritti bene. Te lo dico oggi. Lo ritengo doveroso. Io rispetto il Lavoro per principio, come fatto etico, con la lettera maiuscola, il lavoro di tutti purché onesto e quello intellettuale e dei giornalisti in particolare. Nello stesso tempo mi compiaccio con i successi economici di chiunque, anche di quelli del Cioni. Solo non mi va che qualche iperattivo tuo detrattore pensi che ciò che non si paga non vale. Perché caso mai è vero il contrario: non tutto quello che è sul mercato vale la cifra che si paga. Per esempio lo stile: non si compra, non costa nulla, eppure è quello che fa l'uomo. E qui mi fermo. saluti Egisto Gimelli - Marina di Campo Caro Egisto - Ti ringrazio, credimi, molto, per le buone parole. Le riporto anche in rappresentanza di quello che altri (Carlo, Mauro) mi hanno scritto ed altri ancora mi hanno detto, per significare di non essere d'accordo con il signore che citi. Anche le buone parole, pronunciate sinceramente, senza secondi fini, valgono molto e non si pagano. Ed essendomi già fermato qui, anche io torno a fermarmi.


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