L'11 giugno si è svolta presso la Comunità Montana l'Assemblea ordinaria e straordinaria del GAL. Nel corso dell'Assemblea è stato approvato il bilancio della Società ed è stata deliberata la ricapitalizzazione della stessa. Si è inoltre provveduto alla surroga del Consigliere d'Amministrazione dimissionario Piero Landi con Nedo Adami. Al termine dell'Assemblea il Presidente del Consiglio d'Amministrazione, Paola Mancuso, ha rassegnato le proprie dimissioni proponendo al suo posto come rappresentante del Comune di Rio Marina in seno al CdA l'Assessore Massimo Leonardi. Le motivazioni delle dimissioni sono strettamente personali: "La recente esperienza della maternità e il rinnovo dell'importante incarico di Commissario straordinario per i lavori di messa in sicurezza delle aree minerarie mi impongono di selezionare gli impegni privilegiando l'attività nell'ambito del Comune, per la quale ho ricevuto un mandato elettorale dei cittadini. Sono soddisfatta del cammino fatto fino ad oggi dal GAL. Il CdA ha lavorato privilegiando una linea di prudenza e perseguendo l'obiettivo del risanamento del bilancio societario. Su tale scelta ha sicuramente pesato la situazione finanziaria ereditata dal passato. Oggi quella situazione è stata sanata dai soci e dal Consiglio d'Amministrazione, nonostante il comportamento discutibile di chi, avendo all'epoca preso parte alla gestione della società, oggi ha deciso di sottrarsi alla ricapitalizzazione facendone cadere sul resto dei soci le conseguenze (ndr, dalla compagine sociale sono venuti meno, fra gli altri, i Comuni di Campo nell'Elba e Rio nell'Elba, l'APT, e la Confcommercio)". "Mi auguro -continua la Mancuso- che il nuovo CdA raccolga i frutti del percorso fatto con la massima serietà e -ci tengo a dirlo date le interrogazioni che girano in Comunità Montana- del tutto gratuitamente. Le prospettive sono ampie e promettenti, purché il CdA continui ad operare in piena indipendenza e con il dovuto rispetto di chi, titolare di altri ruoli, pretenderebbe di indirizzare la vita della società fuori dalla sua sede naturale, che è l'Assemblea. Devo a tal proposito dire che l'UDC, il partito al quale appartengo, ha garantito questo rapporto di non interferenza con estrema correttezza, e spero che questo sia in futuro l'atteggiamento di tutti, nel solo interesse del territorio elbano e degli operatori economici. Lascio la mia carica con serenità, sapendo che all'interno del CdA continuano a lavorare persone capaci e motivate".
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