Anni fa, eravamo ancora ragazzotti una sera ce ne stavamo inghengati a veglia fuori di un bar già chiuso impegnati una di quelle discussioni oziose che si imbastiscono per arrivare all’ora del sonno. Un nostro amico che aveva delle velleità ludicosportivopedatorie si stava lamentando del trattamento che subiva nel club calcististico nel quale militava che non lo soddisfaceva affatto. “Sarà - diceva – che non vado d’accordo con l’allenatore .. sarà che il mi’ gioco è più tennico di quello dei mi’ compagni e non quagliamo … sarà che ho sbagliato la preparazione e so’ fori forma …” Sarà mica – interloquì dalla semitenebra un altro – che non ci capisci una sega nulla?” Hoc dictus est .. ciò è detto, direbbe Fedro, per la Giunta di Giovanni Inscadenza Ageno che ogni tre per due si lamenta che ha una cattiva stampa, che la contestano ingiustamente, che l’attaccano volgarmente, che la isolano proditoriamente, che c’è una congiura internazionale demo-pluto-pippo-paperin-ambientalist-giudaico-marxist (e no, massonica no di certo) ai loro danni etcetera etcetera e molti altri etcetera. Di fronte alle reiterate lamentazioni di questa giuntagnègnè ci è tornata in mente la battuta del nostro amico maligno: “Sarà che non ci capiscono una sega nulla?”