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Il caso della permuta del Lido, nella versione di Milena Briano

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 26 agosto 2007

Occorre mettere alcuni punti fermi e fare chiarezza sulla questione della permuta del terreno e sulla seduta del Consiglio Comunale di Capoliveri. La messa in sicurezza del fosso della Valdana, di cui circa due anni fa all’inizio del mandato si occupava l’assessore Milena Briano, prevedeva l’esproprio di una parte di terreno adibito a parcheggio privato, esproprio che veniva contestato dal proprietario: per evitare problemi legali e ritardi, il vice sindaco Cardelli otteneva il ritiro del ricorso al TAR assicurando che sarebbe stato ceduto, con compensazione di valore, una parte di terreno di proprietà comunale posta a breve distanza. L’assessore Briano, avendo avuto altre deleghe, non si è più occupata della questione, tranne essere al corrente del fatto che il proprietario era sempre in attesa della conclusione della pratica. Entriamo nella questione tecnica, (che si è cercato ora di conoscere perché prima non si era mai entrati in contatto con un solo documento della questione) facendo per forza delle valutazioni un po’sommarie che dovranno essere poi verificate con più precisione. La particella di terreno espropriata dal Comune per il fosso dovrebbe essere di circa 250 - 300 mq. La particella che il proprietario vorrebbe acquistare dovrebbe essere così determinata: catastalmente di 830 mq, è stata oggetto negli anni 80 di un allargamento della sede stradale che ne ha ridotto la superficie di circa 250 mq, il vice sindaco ne richiede una parte di circa 150 mq per realizzare un marciapiede: facendo le opportune operazioni, risulta che la superficie oggetto di eventuale vendita da parte del Comune sarebbe di circa 430 mq. Il terreno espropriato per il fosso è, come detto, circa 250 – 300 mq, quello oggetto di eventuale acquisto è circa 430 mq: la sottrazione sembra dare da un massimo di 180 ad un minimo di 130 mq l’oggetto del contendere. Tenuto conto del fatto che il terreno è zona agricola, ancora classificata come esondabile e che si trova nella fascia di rispetto stradale comunale per cui non è possibile costruire neanche una cuccia per cani, è difficile intravedere grandi speculazioni: la realtà sta in alcuni parcheggi persi da una parte che si intenderebbero recuperare dall’altra. Oltre a questo occorre far presente che la proposta in consiglio era: “Mandato al responsabile del servizio per valutare la possibilità di una permuta di terreno di proprietà comunale (foglio 14 mappale 133) con porzione di terreno oggetto di procedura espropriativa di proprietà della Società E.M. (Foglio 14 mappali 702 e 956)”, per cui tutte le modifiche ritenute eventualmente opportune sarebbero state possibili. La mia non partecipazione al Consiglio del 16 è stata la reazione ad una grave offesa che non mi avrebbe permesso di partecipare serenamente alla seduta, alla quale peraltro, per diversi motivi, mancavano, oltre alla sottoscritta, altri 5 consiglieri. La fantasia e la maldicenza (di cui qualcuno si è sentito accusato, anche se non era lui il soggetto a cui in un primo tempo era indirizzata l’affermazione) ora sta proprio nelle persone che continuano a voler vedere e diffondere fatti che non esistono: c’è da rilevare anche che, pur non scrivendo su blog caratterizzati dall’anonimato e magari definendoli “discariche elettroniche”, queste persone e i loro suggeritori, si nascondono dietro sigle e non hanno il coraggio di firmare direttamente le loro dichiarazioni, ma si accontentano di diffondere calunnie gratuite che, anche se contestate con fatti concreti, come un “venticello si insinuano, stordiscono, producono schiamazzi, raddoppiano…” e hanno l’effetto di screditare gravemente e irrimediabilmente le persone. Si invitano pertanto tutte le persone, che hanno documenti o sono a conoscenza di fatti che provano una realtà diversa da quella esposta, a palesarli e a confrontarsi pubblicamente. Non si può più pensare che non sia un insieme di azioni volute: è un inaccettabile attacco diretto alla mia persona e a quello che rappresento.


milena briano

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