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Marchetti: Un assessore rappresenta il sindaco non un partito

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 23 agosto 2007

Sulle posizioni di questi giorni interviene il segretario dei Democratici di Sinistra dell’ Isola d’Elba: «Un assessore rappresenta il sindaco, ecco perché è indispensabile un rapporto di fiducia che venuto meno presuppone un cambio. La destra ieri diceva “l’Elba agli elbani”, oggi offre la candidatura a sindaco di Portoferraio al deputato Francesco Bosi che non è elbano». Per Lorenzo Marchetti non c’è nulla di strano nel fatto che un sindaco sostituisca un assessore. «D’altra parte – dice il segretario diessino - la legge dà ai cittadini il potere di votare il loro sindaco scegliendolo fra candidati e programmi alternativi, così come dà ai sindaci la prerogativa di nominare i propri assessori i quali hanno il compito di attuare il programma e agire con il sindaco in base agli indirizzi generali di governo. Quindi, un assessore non rappresenta “il Partito” bensì il sindaco con il quale deve esserci, necessariamente, un rapporto di fiducia, venuto meno questo è conveniente un cambio. Una strada diversa ci porterebbe indietro negli anni, quando tutto era deciso fra le segreterie dei partiti». Per i DS il compito dei partiti, in modo particolare in una democrazia matura, deve essere propositivo e, se necessario, anche critico e severo purché di stimolo e di cerniera tra la società e le sue istituzioni, ma mai invasivo. Prosegue Marchetti: «D’altra parte la sinistra è sempre stata per la difesa dei poteri e delle autonomie locali. Questa è una bandiera che non intendiamo ammainare perché fa parte del nostro modo di intercettare, e quindi risolvere, i bisogni della gente. Gestire veramente il potere locale, tuttavia, richiede competenze, conoscenze, una discreta capacità propositiva e anche forti legami affettivi con il territorio che si amministra. Ci sembra comico che proprio quella destra isolana, la quale fino a pochi mesi or sono sosteneva che solo “chi vota destra vota Elba”, oggi sia costretta ad offrire la candidatura a sindaco di Portoferraio al deputato Francesco Bosi che non è elbano e proviene da Firenze». Marchetti rimarca che per la sinistra non ci sarebbe nulla di strano e lui non ha assolutamente nulla contro i fiorentini, e ricorda come di fronte agli slogan separatisti e addirittura xenofobi scanditi anche da politici locali lui è sempre inorridito. «Mi limito semplicemente a costatare che oramai la destra elbana è alla frutta, non esprime una classe dirigente e non sa più a che santo votarsi».


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