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Tornano all'Elba i 42 escursionisti bloccati dal Maestrale a Pianosa per una notte Comunicato della Capitaneria sulle vicende del movimentato lunedì nelle acque albane Stanno bene le 9 persone soccorse, comprese le 3 condotte in ospedale

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 22 agosto 2007

E' terminata con il rientro all'Elba in mattinata di martedì la piccola Odissea dei 42 visitatori giornalieri di Pianosa che sono stati costretti dal vento di Nord Est montato fino a Forza 5 che impediva alla motobarca di riportarli agevolmente nell'isola maggiore, a trascorre la nottata in quella piatta. La loro vicenda grazie ad un lancio ANSA ha interessato anche i mezzi di informazione nazionali in virtù soprattutto della presenza nel gruppo dei forzati a restare di un bambino che necessitava di un farmaco salvavita che deve costantemente assumere e di cui l'infermeria dell'isola era sprovvista, medicina che gli è stata poi recapitata da inusuali corrieri: i marinai della CP 553 della Guardia Costiera, che (maestrale o non maestrale) hanno navigato per le 28 miglia necessarie a raggiungere Marina di Campo, prelevare il prezioso farmaco dai Carabinieri che nel frattempo se lo erano procurato e rimettere la prua su Pianosa. Ma si è continuato, per fortuna registrando notizie tutte di segno positivo, a parlare delle vicende di un lunedì movimentatissimo nelle acque elbane, in particolare registrando il comunicato riassuntivo emesso dalla Capitaneria di Porto di Portoferraio in mattinata di martedì. Tutti gli otto soccorsi sullo yacht da sedici metri che stava andando alla deriva a largo dell'Enfola per un guasto alla timoneria stanno bene compresi i due diportisti leggermente feriti, in un primo tempo condotti in ospedale a Portoferraio, anche lo yacht riparato nello scalo marinese al rimorchio di un privato non ha subito ulteriori avarie. Migliorate anche le condizioni dell'altra persona soccorsa in mare e condotta anch'essa dai servizi 118 in ospedale, la quarantenne prelevata dalla motovedetta CP 892 appena di ritorno dall'Enfola da un natante che si trovava alla fonda nella Rada di Portoferraio. Chiarito definitivamente il giallo, anzi il doppio giallo del sub scomparso sulla costa a nord-ovest dell'Elba poiché le segnalazioni erano due: una si riferiva ad un subacqueo che qualcuno credeva di aver notato immergersi a poca distanza dall'area portuale marinese collegato in superficie ad un pallone che poi aveva preso ad andare alla deriva, ma l'allarme si era poi rivelato senza fondamento (e soprattutto senza sub attaccato al galleggiante); nell'altro caso il pescatore subacqueo (dalla comprovata esistenza) era uscito da circa tre ore per una battuta di pesca nei pressi della Cotaccia da Patresi, il peggioramento delle condizioni meteo e la lunga assenza avevano allarmato il padre che si era rivolto alla Capitaneria. Il giovane faceva ritorno tranquillamente a casa alle ore 19, ma intanto i due all'armi avevano tenuto ininterrottamente in mare in ricerca la motovedetta della Guardia Costiera che avrebbe continuato ad operare fino a notte sulle altre emergenze.


pianosa 5

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