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L'Ulivo e Rifondazione sulla crisi al Comune di Portoferraio

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 11 giugno 2003

Il Vicesindaco di Portoferraio Fuochi si è dimesso dall’incarico battendo sul tempo, sembra, il sindaco Ageno che era intenzionato a togliergli la delega. Nel Consorzio Gal Leader II c’è un'epidemia di dimissioni : i pezzi da novanta del CCD se ne sono andati. La Presidente Paola Mancuso, Piero Landi e Galli Giancarlo si sono dimessi. Nessuno crede alle coincidenze. Le lotte intestine all’interno del Centro destra elbano hanno fatto diventare la coalizione di Berlusconi una barca senza timoniere e a Portoferraio le divisioni presenti in Forza Italia, che hanno accompagnato la Giunta Ageno in questi anni, sono esplose appena l’Amministrazione portoferraiese ha preso (finalmente, dopo quattro anni di sonni tranquilli) le prime decisioni importanti dalle elezioni del 99. Il Sindaco non ha sostituito neanche l’assessore dimissionario, ma si è limitato, perché obbligato dalle leggi vigenti, a nominare il vicesindaco. Un ulteriore segno di debolezza e di litigiosità all’interno dei Consiglieri Comunali del centro destra? Pensiamo proprio di si. Il “Regime”, di cui parla Fuochi nella Sua lettera, e del quale avevamo denunciato più volte l’esistenza, è venuto alla luce. Forse il Sindaco dovrà rivedere anche la Sua posizione nei confronti delle denunce su “fatti concreti” mosse in Consiglio Comunale dal Capo Gruppo della minoranza Giovanni Fratini in merito alla disinvoltura con cui si sono mossi certi personaggi vicini all’attuale Amministrazione approfittando della possibilità di conoscere prima degli altri certe decisioni amministrative. Questi campioni dell’ ”Elba agli elbani”, con il quale illusero molti elettori quattro anni fa, stanno miseramente fallendo. Scelte scellerate, mancanza di un’idea seria di governo, condizionamenti esterni, divisioni e conflitti interni alla maggioranza, hanno fatto conoscere a Portoferraio e all’Elba intera uno dei periodi più tristi della loro storia politico-amministrativa. Di fronte a tali disastri tutto il centro-sinistra, ci auguriamo insieme alla stragrande maggioranza dell’opinione pubblica, si sente ancora più impegnato a far passare, nel 2004, anche dalle nostre latitudini, il treno del cambiamento che già ha fatto molte tappe in tutta l’Italia.