"Questo territorio ha subito vari ed immeritati attacchi - esordisce il Sindaco Peria - e soprattutto una rappresentazione della sua realtà distorta, abbiamo dei problemi ma non credo siano diversi da quelli di altri paesi, anzi credo che la qualità media del nostro mare sia migliore di quella che si riscontra in altre decantate località. L'articolo dell'Espresso e la civetta del Tirreno ci hanno sicuramente recato un danno di immagine". Quindi il comunicato licenziato dai sindaci riflette esattamente il suo pensiero sulla vicenda? "Non esattamente, e non potrebbe essere diversamente, visto che si trattava di mediare tra il punto di vista di 9 diverse amministrazioni, ma penso che il documento aderente alla discussione e, anche se poteva essere più felice in alcuni dei suoi passaggi, rappresentativo del sentire comune delle amministrazioni elbane". Il documento parla di una "campagna di stampa insistentemente denigratoria" chi l'avrebbe orchestrata e con che fine? "Sicuramente ci sono stati episodi che ci hanno danneggiato come comunità insulare, c'è stato chi ha usato come una clava i dati di Goletta Verde (anche oltre le intenzioni di Legambiente che sottolineava l'incidenza delle "circostanze") senza tenere conto dei dati ARPAT ...." Tra "episodi" e "campagna denigratoria" ce ne corre, e dove starebbe la regia? "Si tratta anche di mettersi d'accordo sui termini, comunque non credo ai complotti contro l'Elba ... non amo i complottismi" Il Segretario dei DS afferma che chi ha criticato o ironizzato su quel documento o è affetto da miopia politica o è in malafede, poiché Elbareport ha fatto entrambe le cose lei Sindaco ci mette tra i miopi o tra i disonesti in malafede? "In nessuna delle due schiere, circa la malafede ho una infinita fiducia nella buonafede di chi fa Elbareport, poi la differenza delle valutazioni politiche di episodi e fenomeni piccoli o complessi è parte del normale gioco democratico anzi è il sale della democrazia" Ma non crede, a questo proposito, che quel documento possa essere "vissuto" da chi fa informazione come un maldestro tentativo di censurare, come un attacco alla libertà di stampa? "Assolutamente no, ed anche all'interno del documento si richiama la necessità di una collaborazione e di un positivo chiarimento, nel rispetto dei differenti ruoli, tra amministrazioni ed organi di informazione. Chiunque lo interpreti invece come l'affermazione della necessità di fare un muro contro muro contro gli organi di informazione e contro gli ambientalisti non lo ha capito. Credo anzi che tra i tanti "tavoli" intesi come momenti di fattivo confronto, non sarebbe sbagliato attivarne uno, magari a partire dal settembre in cui ci si trovi con gli operatori dell'informazione, per riposizionarci a ragion veduta. Le amministrazioni hanno bisogno della stampa sia per far circolare le notizie sulle cose positive che compiono, sia per ascoltare le critiche che vengono loro formulate. Se si instaura un processo virtuoso di vero scambio, è più facile evitare inconvenienti comunicativi come quelli dell'ultima stagione"
peria attento piccola